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La Gazzetta dello Sport: Usa: la prima vittoria di un figlio di Varenne (10.8.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 10/8/2006
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Usa: la prima vittoria di un figlio di Varenne
Tanto attesa sulle nostre piste, arriva invece a Tioga Downs Loggia ottiene il colpo iniziale di un erede del campionissimo

SANDRO CEPPARULO
Come spesso accade nella vita le cose sembrano avvitarsi su sé stesse. Così dopo aver atteso per 25 giorni (ovvero dal 16 luglio quando esordì Ira del Rio finendo 3° a Torino) la prima vittoria sulle nostre piste di uno dei 128 figli nati nel 2004 dalla prima annata di monta di Varenne, arriva la notizia che un erede del campione ha finalmente vinto. Ma negli Stati Uniti. Una (visto che è una femmina) però non americana, ma del contingente di poco più di 20 puledri nati in Svezia, alcuni dei quali trasferiti negli Stati Uniti.
A TIOGA DOWNS La «varennina» si chiama Loggia e ha centrato il successo in una corsa sul miglio (ovviamente) con dotazione di lOmila dollari complessivi sulla pista da chilometro di Tioga Downs, ippodromo di recente costruzione a Nichols, cittadina dello stato di New York. Solo 5 i part enti e corsa movimentata con Loggia che, dopo un avvio prudente, si portava prima in 3 posizione e poi in seconda per passare a metà retta e reggere il finale di Just ay the World in 1.16.9, ragguaglio più che dignitoso e soprattutto arricchito da 400 metri conclusi- vi in 28.8, ovvero sul piede dell’1.11.6, confermando una notazione tecnica emersa dalle prime corse e cioè che i figli di Varenne sanno finire discretamente forte se utilizzati in corsa d’attesa.
PIU’ FORTE In sulky a Loggia il giovane Stephane Bouchard di cui non è però dato sapere il parere, anche se è facile intuire che sarà stato positivo, anche se nel convegno si è disputata un’altra prova per trottatori di 2 anni e il vincitore, Pippiwhitestockngs, è andato decisamente più forte (1.14.6). Ma stabilire gerarchie precise ora è un esercizio inutile. Piuttosto va segnalato che quella di Loggia è la seconda prova vincente di un figlio di Varenne negli Usa, anche se la prima (Southwind Nova il 2 giugno a The Meadows, Washington) fu in una «babyrace», una di quelle prove dotate di 3mila dollari che hanno solo il valore di test o di «allenamento in compa gnia»
con un piccolo premio al traguardo.
IN ITALIA Per quanto riguarda il panorama italiano (in questo poniamo anche Impeto Grif che ha però corso solo le due prove del Peter Haughton Memerial al Meadowlands) se la vittoria non è ancora venuta va detto che sono 9 i puledri che hanno esordito con 9 piazzamenti e solo 3 non piazza- ti. Curioso è notare come ben 6 su 9 siano femmine.
VICINA AL SUCCESSO E fra loro quella avvicinatasi maggiormente al successo è stata la saura Imagine Ok che dopo un secondo posto all’esordio milanese ha fatto seguire un altro secondo posto a Cesena, agguantata nel finale da In My Life Bi dopo aver condotto dall’avvio. E sulla figlia di Coronà Ok, il driver e trainer Battista Congiu si espresse positivamente chiarendo che esistevano margini di progresso ma anche qualche difficoltà caratteriale. «E’ una puledra che debbo sempre lavorare nella scia di un altro cavallo. Questo per evitarle di animarsi troppo».

 
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