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La Gazzetta dello Sport: Impeto Grif, assalto alla storia (3.8.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 3/8/2006
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Impeto Grif, assalto alla storia
fl figlio di Varenne nella finale Haughton fl trainer Smorgon: «Esserci è già bello. Migliorarsi un dovere»

SANDRO CEPPARULO
E' la notte del sogno americano di Impeto Grif e dei suoi uomini. Al Meadowlands, l’ippodromo dell’area omogenea di New York, si disputa la 26° edizione del Peter Haughton Memorial e per la prima volta nella storia della finale della classica d’apertura per i 2 anni Usa scende in campo un puledro indigeno, allenato in Italia e di colori italiani. Un «made in Italy», Charlie Kronos, ci ha già provato nel 2001, ma era di proprietà nordica e allenato dallo svedese Johnny Takter. Fu secondo dietro Civil Action (poi acquistato da italiani) in eliminatoria (dove segnò un 1.13 che è tuttora il record di un puledro nato in Italia) e sesto in finale.
LA STRADA Il percorso di Impeto Grif è davvero diverso: per lui la batteria fu l’esordio assoluto e il 4° rango (poi trasformatosi in 3° per la retrocessione di Around and Over dal 2° al 4° posto a causa di una rottura traguardo) è da considerarsi un approccio positivo a una realtà competitiva al massimo livello. Tanto più che il figlio di Varenne partì con il 10 al largo di tutti perdendo fatalmente metri preziosi e finendo poi forte.
PRECOCISSIMI Stanotte Impeto Grif farà meglio dell’1.14.1 segnato in batteria, ma per centrare un piazzamento, per entrare cioè davvero nella storia della classica Usa, dovrà volare come mai nessun puledro italiano. Sistemato al 7 (posizione non certo comoda), l’allievo di Marco Smorgon si troverà di fronte non solo un cavallo di livello superiore come Donato Hanover (che, stando all’1.12.3 della batteria, sembra aver già vinto) ma anche puledri precocissimi quali Bet to Win (1.12.7), Bamboo Yankee (1.13) e Mythical Lindy (1.13.2). Un vero muro da superare.
SPERANZE Marco Smorgon, il suo trainer e il suo driver, l’uomo che l’ha scelto, non dispera. «Qui a New York si è arrivati a 45 gradi e all’80% di umidità. In box Impeto Grif ha 4 ventilatori. Però sta bene ed è anche aumentato di peso. I tecnici lo pongono nel ruolo di primo outsider e scrivono che in retta ne passerà parecchi. Spero in un’ottima prova. Senza illudermi. Ma il cavallo c’è e se penso che quello di una settimana fa è stato il suo esordio debbo credere che farà molto meglio. Lui non era mai uscito dal centro di Vigone se non per qualche prova pubblica e la qualifica. Il salto è stato grande e l’ha compiuto senza traumi. E poi già l’essere in finale è un premio. Pensate. In America nascono 18 mlla puledri e all’Haughton arrivano in 10. Noi siamo fra loro».

 
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