Impeto Grif non fallisce il colpo E’ terzo e va in finale a New York Al Meadowlands il nostro in rimonta Il 3 agosto per uno storico risultato
SANDRO CEPPARULO Mercoledì notte al Meadowlands, il grandioso ippodromo con pista da miglio dell’area omogena di New York, Impeto Grif non ha fallito il target di base del suo coraggioso assalto — mai tentato prima da un’altro puledro italiano — al Peter Haughton Memorial. ELIMINATORIA Ha centrato infatti il terzo posto nella seconda eliminatoria, entrando di diritto fra i 10 trottatori che giovedì 3 agosto daranno vita alla finale della classica fondata nel 1981 in memoria del driver Peter Haughton, deceduto a soli 25 anni l’anno prima in un incidente automobllistico. Una corsa divenuta di fatto la prima vera classica del trotto Usa per i puledri e che nel suo albo d’oro custodisce nomi di notevole livello, come quelli del primatista Donerall (1.12 nel 1994), di Supergill, Keyser Lobell, Yankee Glide, Enjoy Lavec, Tom Ridge e Civil Action, vincitore nel 2001 e acquistato da una scuderia italiana (la Milor) alla fine del 2002. IN RIMONTA Il figlio di Varenne ha condotto una corsa in costante rimonta, passando dall’ottava posizione della fase di avvio—va ricordato che partiva dalla posizione 10 all’esterno di tutti — alla quinta dei primi 800 metri, alla quarta della fase finale preceduto dal vincitore Mythical Lindy, da Stunt Man Hall e da Around and Over che, finito 2, veniva però retrocesso al 4 posto per una rottura in zona traguardo. Situazione punita in maniera diametralmente opposta rispetto all’Europa: si considera infatti che il percorso è stato quasi del tutto completato e che lo scommettitore va difeso. FELICE Il trainer e driver Marco Smorgon è felice per la prova di Impeto Grif: «Va considerato che era un esordio e lui si è comportato con grande professionalità. In più non ho spinto a fondo perchè già ai 600 conclusivi la qualificazione era conquistata. Nella valutazione complessiva bisogna considerare anche che partiva al largo di tutti e ha perso molti metri. Io credo sia pronto a migliorarsi. Magari attraverso qualche leggero cambiamento ai finimenti come una briglia chiusa. Io resterò negli Stati Uniti fino al giorno della finale e lo seguirò sempre». IL MIGLIORE Ma non c’è da nascondersi che il 3 agosto in finale Impeto Grif dovrà affrontare anche il cavallo che più di tutti ha impressionato: Donato Hanover, un figlio di Andover Hall e di D Traln (da Donerail che di questa corsa è il primatista) guidato da Ron Pierce che ha dominato in 1.12.3 l’altra batteria. «E’ un puledro di un’altro pianeta», ha commentato Marco Smorgon. E l’impressione di superiorità è di tutti quanti hanno potuto ammirarlo. Se perdesse, sarebbe una vera sorpresa.
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