Impeto Grif in una storia americana mai raccontata Il figlio di Varenne tenta a New York la qualifica per la finale (3 agosto) del Peter Haughton. «E’ sereno», dice il trainer Smorgon
SANDRO CEPPARULO Forse sarà stato solo un grosso errore con ricadute importanti anche sul futuro, forse diventerà invece un pezzo di gloria del nostro trotto. Parliamo della sfida di Impeto Grif e di Marco Smorgon domani notte nel Peter Haughton Memoriai, la prima vera classica dell’harness americano che dal 1981 ricorda il fratello del grande trainer e driver Billy Haughton, deceduto l’anno prima a soli 25 anni in un incidente automobilistico proprio nei pressi del Meadowlands (New Jersey), la cattedrale del trotto Usa che organizza la corsa per i 2 anni in due eliminatorie che mandano i primi 5 alla finale. NESSUNO PRIMA DI LORO Di fatto il figlio di Varenne (qualifica sabato 2 luglio a Torino in uno strepitoso 1.16.2) e il suo allenatore sono i primi italiani a tentare una corsa che pone a un puledro europeo tremende difficoltà: dal viaggio, all’inesperienza, alla tremenda competitività dei coetanei americani nati, allevati e preparati proprio per dare il massimo subito. Quando i premi al traguardo sono alti e la precocità paga. NUMERO DIFFICILE Impeto Grif ha sorteggiato il peggior numero (il 10) della sua eliminatoria. Marco Smorgon ironizza per non sentire troppo il peso della situazione: «Saremo più vicini al ristorante. Ma al di là dello scherzo io posso giurare che il cavallo sta bene e ha recuperato bene la fatica del viaggio. Siamo stati fortunati perché qui il clima è ventilato e non troppo caldo. Mi dicono che raramente è così in estate». L’ULTIMO ALLENAMENTO Domenica mattina Impeto Grif ha sostenuto l’ultimo allenamento. «E’ andato molto bene — dice Marco Smorgon — nelle 3 uscite programmate. La seconda e la terza sul miglio concluse con un finale veloce. Mi è parso tranquillo, sereno. Insomma il solito Impeto Grif. Del resto non avrei mai portato a una sfida così impegnativa un cavallo stressato. SPERANZE DI FINALE L’obiettivo è accedere alla finale di giovedì 3 agosto. «Certo. Abbiamo fatto tanto per questo. Il numero al largo di tutti può spaventare ma io mi affido alla professionalità di Impeto Grif. Ci sono almeno 4 rivali molto forti mai posti per il nostro paradiso sono 5 e io ho il dovere di essere fiducioso e sono certo che questa corsa non lascerà strascichi negativi su Impeto Grif: lui è un atleta e un atleta allenato. A vedere Impeto verranno 4 dei suoi 45 proprietari ma per la finale vedrete che aumenteranno. I RIVALI Almeno 4 nell’eliminatoria di Impeto Grif i puledri che hanno già mostrato qualità e spiccato tempi di livello: da Mythical Undy, autore di un 1.13.6 e favorito a 2½, a Strive for Perfect (1.13.7, già 70 mila dollari vinti e 3 la quota) da Around and Over (1.13.8 e 6 la quota) a Peyton Way (1.14.3 e 4½ la quota).Il nostro è a 10 contro 1, ma guai spaventarsi.
|