APPELLO AD ANTONINO ROSTA SICILIANO DOC

Abbiamo letto nei sondaggi circa le elezioni del presidente UPT, che in controtendenza rispetto a tutte le altre regioni italiane, proprietari toscani e siciliani appoggerebbero la candidatura di Cazzaniga. Mentre per la Toscana la cosa non ci sorprende affatto, essendo la terra di Cesare Meli e Gabriele Baldi, notoriamente facenti parte della corte di Panzironi, deus ex machina dell’”operazione Tino”, sorprendente è la notizia che viene dalla Sicilia. Non più tardi di sei – sette mesi or sono, Antonino Rosta scriveva un articolo su questo giornale (vedi articolo “Riciclaggio ippico”) nel quale definiva Cazzaniga come uno che mentre diceva: “Roma Ladrona!” faceva parte della Milano Ladrona, facendo gli esempi di Settimo Milanese, SNAI ecc., e concludendo che “mai i proprietari si sarebbero alleati con Cazzaniga, né durante né dopo la presidenza di Mauro”. Sembra quindi un controsenso che un uomo di parola e di spessore, che conta da oltre quarant’anni nella politica ippica siciliana, possa accettare di essere contraddetto in una questione così importante e addirittura vitale per l’ippica. Dal respingere ogni ipotesi di accordo con Cazzaniga, tacciandolo in pratica di essere uno delle cause della rovina dei proprietari e di chi nell’ippica produce, all’accettarlo come presidente dell’UPT non è un passo breve. Ed allora, ricordando che in quell’articolo Rosta disse: “Io e te conosciamo bene Cazzaniga!”, ci appelliamo al suo senso di responsabilità affinché si adoperi per far sapere anche ai suoi conterranei “chi è Cazzaniga”. E che li metta in guardia del pericolo mortale che corre l’ippica dal riciclaggio di uno come Tino, il quale, proprio dai proprietari non dovrebbe ricevere nemmeno un voto. Se di Cazzaniga non si conoscesse la storia, basterebbe la sponsorizzazione di Panzironi a squalificarlo del tutto! Perciò ci appelliamo a Rosta, affinché combatta quest’altra battaglia, forse la più importante, a favore dell’ippica.