Ippica in tv immagini per il pubblico
LUIGI COLOMBO I recenti Mondiali di calcio disputati in Germania hanno mostrato al grande pubblico splendide riprese delle partite. La grande quantità di telecamere a disposizione ha permesso di non trascurare alcun particolare, la partita è stata vivisezionata in tutti i suoi aspetti, dai primi piani degli allenatori in ansia alla gioia dei giocatori quando andavano in gol, dalle fasi più discusse dal punto di vista regolamentale a interessanti panoramiche in campo lungo che mostravano la disposizione tattica delle squadre in campo, e ancora splendide carrellate sulla variopinta folla che gremiva gli stadi. E' vero che, avendo a disposizione una quantità incredibile di telecamere, tutto diventa più facile, ma è altrettanto vero che c’era l’idea di cercare nuove inquadrature che potessero interessare e piacere al pubblico. Il nostro giornale ha da qualche tempo creato una pagella delle corse tris in tv, proprio con lo scopo di stimolare le società di corse a proporre al pubblico un servizio accurato con immagini delle corse sempre più belle e interessanti. Possiamo dire che la qualità generale delle riprese delle corse in tv è buona per il galoppo ma accusa ancora qualche sbavatura per il trotto. Ribadito il concetto che il giocatore vuole vedere il “suo cavallo” in tutte le fasi della corsa e l'Unire Tv ha il dovere di accontentarlo, proviamo a individuare quali sono le fasi della corsa dove il servizio proposto lascia a desiderare. La partenza è fondamentale per le corse al trotto: se, quando i cavalli sono dietro le ali della macchina, non si propone un “totalone”, come si dice in gergo, ma si zooma solo su alcuni cavalli, si commette un grosso errore e si scontentano gli spettatori che non vedono il “loro” cavallo e si arrabbiano due volte quando vengono a sapere dal telecronista che ha rotto ed è stato squalificato. Durante la corsa o si divide lo schermo in due parti (un primo piano della testa della corsa e un totale che mostri l’insieme dei cavalli partecipanti) o, se il regista è abile, si alternano primo piano e totale con grande frequenza per non far perdere nessuna fase della corsa. In arrivo bisogna usare meglio le telecamere: non si può passare bruscamente dalla ripresa dell’ultima curva con la camera frontale che riprende i cavalli in lotta a quella che è posizionata sul palo di arrivo perdendo gli ultimi 50 o 100 metri. Si deve tenere la camera frontale fino all’arrivo e poi proporre un replay immediato che mostra quando i cavalli tagliano il traguardo. Non è così difficile, basta un buon tecnico che sappia disporre bene le telecamere. Non bisogna mai scordarsi che il pubblico che gioca deve essere soddisfatto, è il cliente che va servito e se non è contento può smettere di giocare e allora... Un consiglio anche per Unire Tv provi a dare uno sguardo ai programmi di Equidia, la tv francese dedicata al mondo delle corse, ci sono tante cose interessanti da copiare per migliorare la qualità del servizio. Intanto, per favore, basta rovinare le partenze delle corse con la sovrapposizione di inutili riquadri riguardanti le sgambature di altre corse, avete due canali a disposizione gestiteli con più attenzione, dando la precedenza alle corse più importanti. Gran Premi o i centrali meritano spazio anche nelle sgambature, le altre corse solo per riempire i buchi. Un’ultima considerazione dedicata ai telecronisti che sono quasi tutti di ottima qualità e competenza: quando date i parziali, traduceteli in tempo al chilometro, perché il grosso pubblico non sempre capisce il linguaggio strettamente tecnico. Buon lavoro a tutti.
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