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La Gazzetta dello Sport: L’ippica aspetta 100 milioni (12.7.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 12/7/2006
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L’ippica aspetta 100 milioni
Sono i debiti delle agenzie ippiche, il cui pagamento è stato prorogato dal 10 al 28 di luglio

MICHELE FERRANTE
Il 2 maggio dello scorso anno si concluse il regolamento di conti tra l’allora ministro delle Politiche agricole Alemanno, spalleggiato dai vertici Unire (soprattutto dal segretario generale Panzironi), e Antonio Matarrese, nominato presidente dell’ente l’11 novembre del 2004 ma in quota politica differente (Udc) da quella al potere (An) nel mondo delle corse.
Matarrese aveva annusato l’aria, decidendo di indagare sulla gestione di Panzironi e per questo motivo venne immediatamente fatto fuori attraverso il commissariamento e il ritorno del fedele (ad Alemanno e Panzironi) Saverio Abate, tuttora in carica in attesa della nuova nomina.
Ma il perno di questa torbida vicenda è il motivo ufficiale della cacciata di Matarrese. L’ex presidente della Figc fu ritenuto responsabile, in una circolare firmata dal capo dipartimento del ministero, Giuseppe D’Ambrosio, della mancata riscossione di crediti pari a oltre 70 milioni di euro. Il tutto relativo a soldi non pagati dai concessionari alla raccolta delle scommesse (le agenzie ippiche), ossia quote di prelievo sul gioco raccolto e quote dei minimi garantiti compensativi (garantiti appunto dai concessionari nel bando di aggiudicazione), nel caso in cui le quote di prelievo non fossero state quelle previste.
In pratica, Matarrese avrebbe dovuto sbrigare in pochi mesi ciò che Panzironi aveva evitato per anni. Nero su bianco, comunque. Esattamente 70.327.485,01 euro, un debito reale e parziale, al quale si devono aggiungere presumibilmente quasi 30 milioni non versati dal maggio 2005 al 31 maggio di quest’anno, una scadenza di grande attualità.
Lo scorso 27 giugno, infatti, l’Aams (Monopoli di Stato) ha diramato una circolare con il regolamento del rinnovo delle concessioni per la raccolta delle scommesse. Per accedere al rinnovo erano imposti (pena la decadenza della concessione) la necessaria documentazione e, soprattutto, la regolarità dei versamenti dovuti a tutto il 31 maggio del 2006. Circa cento milioni di euro, appunto. In gran parte certificati da documenti, e vitali per un movimento dissanguato da questo distorto rapporto con gli agenti ippici, che già si erano visti condonare 129 milioni dal bilancio consuntivo Unire del 2003.
La scadenza per la presentazione delle domande (con relativa ricevuta di pagamento) era fissata per il 10 luglio, l’altro ieri. Purtroppo quei soldi non sono invece ancora entrati ufficialmente nelle casse dell’ippica, per una proroga al 28 luglio concessa dalla direzione generale dei Monopoli, ufficialmente per la difficoltà di molti agenti nel reperire la necessaria documentazione in poco tempo (dal 28 giugno al 10 luglio).
Fra sedici giorni, dunque, sapremo. Sperando di non doverci trovare davanti a una delle scappatoie cui, purtroppo, siamo abituati.

AGENZE E DEBITI Altri 86 milioni per Unire Tv
ROMA — Purtroppo il buco nero da imputare ai mancati pagamenti dei concessionari è ancora più ampio dei cento milioni di quote di prelievo e di minimi non versati. Dal bilancio di previsione del 2006, infatti, emerge un altro inquietante credito, che tra l’altro l’Unire dovrebbe incassare direttamente (e non attraverso un ministero) in quanto di sua esclusiva competenza. Si tratta dei proventi per la gestione di Unire Tv, affidata appunto alle agenzie e per la quale l’ente non ha incassato 86 milioni e 200 mila euro.
Infine l’agitazione dei dipendenti dell’Unire, che denunciano un progressivo impoverimento delle professionalità interne attraverso il massiccio ricorso a lavoro interinale, costose consulenze e non meno economiche collaborazioni a progetto.

 
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