Fallon resta senza sella L’Inghilterra lo sospende per la incriminazione su corse truccate. Scandalo anche a Hong Kong
MATTEO PIERELLI L'accusa è per entrambi la più infamante per un fantino: aver truccato le corse. Da una parte c’è Kieren Fallon, incriminato in Inghilterra di frode ai danni dei clienti di Betfair per il periodo 1 dicembre 2002-2 settembre 2004. Dall’altra c’è l’arresto a Honk Kong di Chris Munce, uno dei migliori jockey australiani fermato assieme ad altri sei colleghi, nell’ambito di un’inchiesta sull’alterazione dei risultati. FALLON STOP In un’intervista a un giornale inglese, Fallon si è detto scioccato di quello che è successo lunedì, quando in pratica è stato rinviato a giudizio: «Non me l’aspettavo proprio — ha detto — ma gli attestati di solidarietà provenienti da tante persone mi aiutano ad andare avanti. Ora cercherò in ogni modo di provare la mia innocenza». Ma l’Horse racing Regulatory Authority ha deciso di sospendere Fallon da tutte le corse inglesi almeno fino a venerdì, quando verrà deciso se riammetterlo all’attività (come avvenuto ieri per il trainer Alan Berry) in attesa della sentenza definitiva, oppure se confermare il blocco. In caso di via libera, Fallon potrà montare sabato Aussie Rules nelle Edpse Stakes di Sandown, altrimenti inizierà l’ennesimo periodo nero della sua comunque straordinaria carriera, nella quale ha vinto tra l’altro 3 Derby di Epsom, l’Arc de Triomphe, le King George e per ben sei volte il titolo di champion jockey inglese. I GUAI Ma la sua vita agonistica è stata costellata anche da tantissimi episodi bui, come i sei mesi di appiedamento subiti nel 1994 per una grave scorrettezza in una corsa a Beverly. Oppure come la bufera che lo travolse nel 1999, quando si separò da Henri Cecil dopo le voci su una sua presunta relazione con la moglie del trainer. O ancora quando all’inizio del 2003 si fece 30 giorni in una clinica per problemi legati all’abuso di alcol. IL CASO MUNCE Anche dall’altra parte del globo è scoppiato un caso simlle a quello inglese. Sette fantini sono stati arrestati a Hong Kong al termine di un’inchiesta riguardante corruzione e corse truccate. Il nome grosso è quello di Chris Munce, uno dei più famosi jockey australiani vincitore in carriera di 38 gruppi 1, compresi la Melbourne Cup del 1998 (Jezabeel) e il Cox Plate del 2004 (Savabeel) . Munce è accusato di aver fornito informazioni proibite a bookmaker e scommettitori, in cambio dei proventi derivanti dalle puntate sulle prove su cui aveva suggerito le «soffiate». Il degrado morale sembra non avere confini.
IL PRECEDENTE In Italia 5 jockey arrestati nell’82 MILANO — Corse truccate:Io scandalo italiano è datato 1982. In manette 5 fantini (Vittorio Panici, Giro Forte, Giorgio Pucciatti, Sandro Alzori e Palmerio Agus) che poi subirono pesanti squalifiche. Arrestato anche il driver Renato Pennati. L’innesco dell’inchiesta fu un’intervista accusatoria rilasciata da Sergio Brighenti, il driver di Tornese e Dello. |