PANZIRONI MANTIDE RELIGIOSA Il senso si solitudine di Panzironi in questo momento di rinnovamento delle cariche ippiche è immenso. Al punto che, pur di riavere al suo fianco l’attendente Cazzaniga pronto ad ogni servigio anche a costo di calpestare le categorie che lavorano e producono nell’ippica, lo vuole a capo di una qualunque associazione, purchè riconosciuta dall’UNIRE. Ha trovato la disponibilità non disinteressata di Mauro, che, con la promessa di un importante incarico in seno all’UNIRE, s’è dimesso dalla presidenza dell’UPT liberando la poltrona pronta ad accogliere il sedere di Cazzaniga. Ma stavolta il ducetto Panzironi si è accorto di aver fatto male i suoi calcoli, perché è inopinatamente spuntata la candidatura per la stessa poltrona, dell’avv. Francesco Gragnaniello, patrocinatore in Cassazione, importante proprietario, non coinvolto negli impicci della lobbia politica dei demolitori dell’ippica. E Panzironi, con Cazzaniga ed il suo vice Capasso, hanno capito che i proprietari, di fronte ad una facile scelta tra il nemico “storico” loro e dell’ippica, ed una persona di grande cultura e prestigio, con un programma ben definito, avrebbero votato compatti la lista Gragnaniello, ha tentato di far ricorso alla prepotenza. Ed ha cercato miserevolmente di invalidare la candidatura dell’avvocato napoletano, ignorando che quest’ultimo aveva regolarmente dato le dimissioni dalla presidenza del Cub G.D. Campano in tempo utile. Ed ora i tre compari Panzironi, Cazzaniga e Capasso dovranno inventarsi qualche altra cosa, se vorranno continuare la loro opera di demolizione dell’ippica. Per fortuna l’epoca del “segretario che si sovrappone al Commissario o al Presidente” è al tramonto. E Panzironi, che è riuscito a far perdere le elezioni alla destra politica alla quale doveva gratitudine, non avrà il tempo per distruggere l’ippica che tanta fortuna gli ha portato. Insomma Panzironi come la “mantide religiosa” che divora chi le procura piacere… |