Gruccione vs Ghibellino e 108 giorni di differenza
DOMENICO DECI Batterie e finale, se non le fai sei ’out’, fuori dal giro che conta. La linea programmatica scelta dall’UNIRE per i 3 anni insiste su questo tasto nonostante i dubbi generalizzati venuti fuori subito e rinforzati dagli effetti, dall’equivoco risultato di Modena con l’unica certezza di Gruccione Jet dia sceneggiata di Napoli con Tamborrino suo malgrado nella parte di Mario Merola. A mali estremi rimedi estremi: correre le qualifiche al minimo dei giri trasformandole in lavori pubblici piuttosto che temute prove di ammissione. Provocatoriamente tanto Giulia Grif che Gruccione Jet, certi del ripescaggio, potrebbero scientemente sbagliare al via e tornare subito a casa e paradossalmente, partire in seconda fila il 7 luglio per Smorgon diventerebbe un problema in meno avendo Marco affermato di recente “d’ora in poi Giulia correrà esclusivamente all’attesa e chissenefrega delle critiche”. Resta remota la possibilità di assistere al primo ”sitin” equino della storia per la semplice quanto pratica ragione che per alcuni dei partecipanti i 50 mila in palio nelle eliminatorie costituiscono l’obiettivo primario e proprio sfruttando l’eventuale intento di alcune stelle a risparmiare il possibile, a serbarsi per la finale l’effetto speciale tipo togliere i ferri: vuotare il sacco sarebbe un autogol per quanto spaventare la concorrenza con la prova di forza, il “ciocco”, resta una mossa aggressiva non priva di utili risvolti. A mettere tutti d’accordo provvederà l’effetto turbo della pista di San Siro dove ad andare a spasso sui duemila non si riesce a fare meno di 2.32, e le feroci, bestiali, zanzare di San Siro che quasi obbligano a fare alla svelta per non restare dissanguati. Uno di qua e l’altro di là, la pesca pilotata ha garantito equa divisione: Gruccione Jet, Ghibellino, Giordy Bi, Gallagher Grif l’attacco della prima batteria, Giulia Grif, Glen Kronos, Giuseppe Bi, Grande Aimee della seconda. Gruccione Jet ritrova Ghibellino a Milano-cento giorni dopo il Premio Veneto perso onorevolmente, primo e non ultimo incrocio anzi, al secondo (batteria del Giovanardi) ha fatto 1-1. In quei 100 giorni sommando il secondo dell’Elwood Medium l’uno due di Modena ha staccato 154 mila a 44 mila il rivale nelle somme vinte. Ghibellino proverà a far valere il fattore campo dove l’ultima volta è tornato al successo da 1.13.3 sulla distanza, e il numero interno da sfruttare restando davanti a Gruccione e presentarsi a chiedere strada probabilmente a Giordy Bi che sembra più pungente quando agisce di rimessa come ha fatto sulla retta più corta d’Italia fulminando allo sprint Gruccione e lo sfortunato Gracchio Jet nell’Elwood Medium. Non sfugge Gallagher Grif senza quattro ferri, da battaglia, con l’intenzione di non divagare come a Modena due settimane fa:terzo da 1.16.8 sui 2000 con partenza da fermo e lungo errore sulla seconda curva imboccata a mille all’ora con tutti i rischi legati alla piattezza e lo stretto angolo, parzialmente riparato con un ultimo giro in 1.14 che gonfia di orgoglio e speranza il petto del proprietario lvan Campili. Non senza aspettative correranno Giaad, l’altra pedina, in vistosa ascesa, del team “Uccitelli”, Gwaihir Baba affidato a un driver vincente come Andrea Guzzinati, Geremia Fi sceso sotto il 2.28 al traino di Ghibellino, il finalista Guinness Ok, l’alterno ma dotato Galantez per il quale sarà complicato tirare il “pacco” al Diavolo Verbeeck, il monumentale Geck Killer Gar, agente dei D’Angelo con.., licenza di uccidere, il Mondial Gaston Bi e il tigrato Gerus Rob.
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