Grandi notizie in arrivo per il mondo dell'ippica, che come è noto non se la passa molto bene. Sembra infatti che il leggendario e potentissimo segretario generale dell'Unire Franco Panzironi, uscito indenne da mille battaglie, sia sul punto di firmare la resa. Celebre per essere diventato negli ultimi anni il vero padrone dell'ippica italiana, Panzironi è un'autentica vittima dell'ultimo ribaltone elettorale. Dove trovarlo, infatti, un altro ministro delle Politiche agricole così vicino (a Panzironi, prima ancora che all'Unire) come Alemanno? Ora il ministro è diventato Paolo De Castro, l'appartenenza politica è mutata, da Alleanza nazionale all'Ulivo, e si sa come vanno queste cose, il feeling è venuto meno.
Panzironi è passato alla storia per essere sopravvissuto a così tanti commissariamenti e presidenze dell'Unire da perdere il conto. Celebre la sagacia tattica con cui accolse la (sgradita) nomina a presidente di Antonio Matarrese. L'indimenticato capo d'una Federcalcio certo meno devastata di quella attuale entrò all'Unire nell'autunno del 2004 fieramente intenzionato a mettere le cose in ordine. Arrivò ad annunciare la discesa in campo di due suoi uomini di fiducia, Carlo Sica e Michele Giura, obiettivo ridare all'Ente una certa trasparenza. Ma bastò un titolo di Palazzo di Vetro, «Unire, arrivano i Matarrese boys», per far durare quella presidenza solo qualche altra settimana. Infatti, Alemanno, con uno di quei blitz democratici che lo hanno reso famoso, ricommissariò l'Unire. Panzironi gliene fu assai grato.
Oggi i tempi sono cambiati, anche se le cimici (calcio docet) continuano a essere quelle di una volta. Buone per tutti gli usi. Che le nuvole stessero addensandosi su Panzironi era noto, ma il dibattito verteva sull'ipotesi del «panettone» natalizio, lo avrebbe mangiato o no? Adesso il quesito pare sia diventato un altro: in quale luogo trascorrerà Panzironi le vacanze estive? L'interessato, che era e resta direttore generale di Ente pubblico, è comunque per questo motivo destinato a passare ad altri importanti incarichi, ma con l'ippica non avrà più nulla a che fare. Cosa che certo dispiacerà ai molti dell'area scommesse, fin qui celebri per i debiti che non si pagano mai, che ora fanno la coda per farsi ricevere al ministero dell'Economia, sentendosi rispondere picche. L'Unire dovrebbe anche, in un tempo ragionevole, uscire dall'ennesimo commissariamento. Al posto di Saverio Abate si sussurra di un ritorno di Guido Melzi d'Eril. Ma si sussurra soltanto.