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La Gazzetta dello Sport: Electro e Frankie, peccato (22.6.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 22/6/2006
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Electro e Frankie, peccato
Ad Ascot i nostri sono secondi Li batte l’incredibile Ouija in una corsa senza andatura

MATTEO PIERELLI
La classe di Ouija Board castiga un Electrocutionist non ancora al massimo. Il nostro campione si gioca le sue chance al comando, in uno schema che gradisce poco, ma la forma mostrata nella Dubai World Cup, attualmente, è solo un ricordo e nel finale è preda del bruciante speed della giramondo di Ed Dunlop, approdata ieri al quinto gruppo 1 della carriera.
CRISI GODOLPHIN I cavalli di Godolphin continuano la loro crisi nera (Astronomia, l’altra portacolori della corazzata di Sheikh Mohammed impegnata ieri, è finita ultima nelle Windsor Forest) e questo depone a favore di Electrocutionist, che fino a questo momento è stato l’unico del «blue team» ad avere dimostrato una condizione all’altezza. Un secondo posto nelle Prince of Waies’s, senza un battistrada che gli avrebbe facilitato il compito e con una forma tutt’altro che rodata, non è certo da buttare, ma se il figlio di Red Ransom fosse stato quello di fine marzo probabilmente non avrebbe perso.
IL COMMENTO DI DETTORI Molto positivo, comunque, il commento di Lanfranco Dettori, che aveva già vinto questa corsa nel 2001 (Fantastic Light) e nel 2002 (Grandera). «Electrocutionist — ha detto Frankie —mi è piaciuto tantissimo. Abbiamo provato a correre in testa per rendere un po’ dura la corsa e alla fine è stato battuto solo da una grandissima cavalla. Considerando la lunga assenza dalle piste si è comportato alla grande: era logicamente un po’ “arrugginito” ma ho avuto ottime sensazioni, soprattutto in prospettiva delle King George del 29 luglio sempre qui ad Ascot, che
saranno il suo prossimo obiettivo».
LA CORSA Davanti a poco più di 50.000 spettatori, Electrocutionist (contro favorito a 2/1 dietro David junior a 11/8, con Ouija a 8/1) ha preso subito il comando davanti a Manduro e Ouija Board. All’esterno Notnowcato, seguito come un’ombra da David Junior. Dopo un ritmo piuttosto blando, all’ingresso in retta Electro ha provato lo stacco finale, ma alle sue spalle è scattata come una molla Ouija Board che in breve è passata in scioltezza sul rivale, con Manduro terzo e senza spazio nel finale. In sella ad Ouija Board il sempre verde Olivier Peslier. «E’ stata una corsa senza andatura—ha detto ll jockey — e alla fine il suo straordinario spunto ha fatto la differenza».

L’ANALISI DELL’EX TRAINER VALIANI
«E’ la sua prima vera sconfitta»
(s.c.) Valfredo Valiani ha passato 3 anni con Electrocutionist. Lo comprò nel novembre 2002 e l’ha visto uscire di scuderia nello stesso mese dello scorso anno. Ne conosce ogni piega e a lui è doveroso chiedere un’analisi della corsa di Ascot: «Diciamo che è la prima vera sconfitta del cavallo: nel Jockey Club fu battuto di una incollatura e l’adesione al Canadian International di Toronto fu un errore nostro. E’ stato presentato bene ma in una corsa troppo difficile per un rientro. Meglio un gruppo 2 che un gruppo 1 come questo, meglio le Hardwicke Stakes di sabato che oltretutto è sui 2400 metri. Poi ha dovuto farsi l’andatura e questo non è il suo schema di corsa tanto che l’andatura è stata inadatta ad esaltarne l’attitudine. In ogni caso, al di là delle situazioni contingenti, Electro mi è piaciuto».

 
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