S Siro, tifone Soumillon Il 25enne fantino belga centra il Milano con Shamdala e lancia Dionisia nelle Oaks
SANDRO CEPPARULO MILANO - Mai visto che un fantino esordisca in un ippodromo, monti solo due corse, le vinca e queste sfide siano entrambi di primo gruppo. La favola si è materializzata ieri a S. Siro e appartiene a Christophe Soumillon, lo stesso che nel giugno 2001 perse due gruppi a Longchamp in 35 minuti per un distacco cumulativo di non più di un metro e mezzo, ma anche lo stesso che nel giugno 2003 centrò sempre a Longchamp tre prove di primo rango (il Lupin e le due Poule) in un pomeriggio. A lui, belga di Bruxelles, piace così. E, soprattutto, ammette che oltre al talento ci vuole fortuna. Tanta fortuna. FACILE Il primo colpo è stato quello del Gran Premio di Milano, la classica che viveva l’edizione del cinquantenano della vittoria di Ribot, quella da 40 mila spettatori (ieri circa 6 mila’) a 5. Siro per vedere il Mito. Soumilbn montava Shamdala, la 4 anni dell’Aga Khan supplementata per 27 mila euro, e non aveva troppo da preoccuparsi contro una concorrenza alla carta non feroce per un vincitrice di Royal Oak. E la figlia di Grand Lodge restava 3a dietro Groom Tesse e Vol de Nuit in una corsa senza andatura per avanzare al 400 finali e mi- porre una stoccata impara- bile a un Groom Tesse presentato a lucido da Luigi e Fabrizio Camici. Shamdala ora è destinata alle Yorkshire Oaks del 23 agosto. NON UN BAGLIORE Terzo restava Vol de Nuit arrivato dall’Inghilterra pertentare dinipetere la corsa dura e grintosa dello scorso anno contro Electrocutionist. Invece mal un bagliore. «Ai 300 finali — diceva poi il trainer Lu- ca Cumani — sembrava galoppare facile facile. Poi niente. Siamo delusi. Certo». Quarto l’inglese Hattan a cui si allentava il sottopanciain avvio e non poteva così svolgere la tattica di testa al- la quale i suoi uomini puntavano decisamente. LE FEMMINE Toccava alle femmine delle Oaks e Soumillon saliva in sella a Dionisia, la nostra speranza su cui pendeva però il dubbio della distanza su una pista selettiva come 5. Siro, tantopiù di fronte all’inglese Rising Cross, la 2 delle Oaks di Epsom apparsa però un po’ sfilata, come chi ha già dato il meglio sul piano fisico. GRAN STACCO La pista confermava l’impressione e Rising Cross non era mai un fattore di una corsa guidata prima da Wickwing e poi da Souvenance. Ma in retta fra le due filtravaDionisiae il suo stacco era superbo. Poi finivabene la dormelliana Twardowska davanti a Souvennace e Sabana Perdida. Soumillon rientrava da re. «Ci speravo ma vincere così e un sogno. Ora ne avremmo un altro: andare alle American Oaks del 2 luglio a Hollywood Park. Ce lo dirà lei».
PARLA IL JOCKEY «Poca gente tanto calore» MILANO — Soumillon era Italia da mercoledì: Genova, Portofino, Rapallo il tour. E tanto relax. Ora aguzza il viso da ragazzino con l’espressione però da vecchio killer: «Il terreno era duro in alcune zone e in altre troppo morbido. Però è stato facile vincere con una cavalla importante come Shamdala». Poi dopo il successo con Dionisia esplode la gioia vera, quella inattesa. «E’ una cavalla minuta. Non penseresti mai possa esprimere un allungo così lungo e violento. Va davvero forte. L’ippodromo mi è piaciuto: la gente è poca ma molto calorosa».
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