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Lo Sportsman: I problemi did San Siro trotto (9.6.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 10/6/2006
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I problemi di San Siro trotto
L' associazione Proprietari Trotto Lombardia ha inviato la seguente lettera:”Tutto è sopportabile finché non si viene aggrediti e malmenati in un’area dell’ippodromo che, secondo i regolamenti vigenti, dovrebbe essere riservata ai proprietari e operatori ippici. Venerdì 19 maggio un operatore ippico è stato aggredito e malmenato da persona senza diritto di accesso nell’area riservata; è inoltre mancato l’intervento delle forze dell’ordine e degli addetti per sedare questo ignoble gesto. In tali aree, che risultano essere ormai a libero accesso, circolano continuamente personaggi di dubbia moralità, con il rischio gravissimo di inquinamento della regolarità delle corse; i furti e le aggressioni, se non altro ancora, sono purtroppo ormai all’ordine del giorno. Nonostante questo e nonostante vedano da mesi la propria dignità bistrattata, i proprietari veri continuano a fornire cavalli di grande qualità in un ippodromo fatiscente, dove esiste il rischio di infortuni a cavalli per la mancanza di interventi di ordinaria manutanzione e riqualificazione degli impianti. Voglio fermamente ribadire il concetto che Milano ha bisogno della sua “Scala” del trotto e per questo concludo con un invito alla Società Trenno a far tornare i proprietari, gli allevatori e gli amatori sinceramente e onestamente appassonati a questo nobile sport tutti i giorni e non solo nei grandi eventi che mascherano una situazione alla deriva”.
Gianmario Pizzaballa (Presidente Ptl)
Questa la risposta della Trenno: “Riceviamo una nota della Ptl che prende il pretesto da uno sconcertante episodio accaduto all’interno delle scuderie: una colluttazione tra un “trasportatore” e un ospite di un “guidatore-allenatore” con scuderia all’interno del comprensorio i cui nomi sono stati responsabilmente segnalati da questa Società agli organi competenti per esprimere il proprio “malcontento”.
Colluttazione che ha visto il pronto intervento del servizio interno di vigilanza e poco dopo della pattuglia dei carabinieri in servizio per l’ordine pubblico dell’ippodromo. Di tutto, immediatamente, è stata relazionata l’Unire, tramite la Giuria in funzione nella giornata.
A oggi non abbiamo avuto alcuna segnalazione di cui a nota farebbe riferimento (senza peraltro fornire elementi). In merito a presunti accadimenti delittuosi nelle scuderie, all’interno delle quali, di norma, sono presenti operatori ippici, collaboratori e fornitori degli stessi, oltre naturalmente agli ospiti degli “assegnatari di boxes”.
Comunque con pacere si prende atto del nuovo condiviso proposito di promozione di un ruolo che va tutelato in ogni sede con linearità e comportamenti responsabili.
Francesco Ruffo Scaletta

Che San Sire sia in sofferenza non è certo una notizia, che abbia bisogno di un maquillage e dl un rilando è persino troppo ovvio. Purtroppo oggi quella che era la “Scala” del trotto è più simile a un sottoScala. Il declino parte da lontano ed è flutto di una lUnga serie di fattori strettamente legati fra loro. Fattori che da una parte sono frutto di scelte specifiche, ma che dall’altra parte sono cosi distribuiti fra le varie componenti da far si che alla fine come spesso accade In questi casi la colpa sia dl tutti e allo stesso tempo dl nessuno. L’impressione è che oggi Il trotto di San Sire navighi alla deriva o quasi, sospinto ormai solo blandamante da quall che era una tradizione importante e che oggi sopravvive quasi solo nella memoria. In attesa che possa succedere qualcosa di nuovo, un cambio di direzione per il quale in questo momento mancano però le condizioni e forse, almeno da qualche parte, anche una vera volontà.
Le precisazioni di Polidori

 
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