Errori e omissioni castroni riammessi tutto da rifare

ENNIO PASCULLI
Questo pomeriggio, giovedì 8 giugno, alle ore 17 si chiudono le iscrizioni al Gran Premio Città di Napoli, Gruppo I, euro 200.200, metri 2100, per 3 anni indigeni, in programma sabato sera 17 giugno ad Agnano. L’estrazione dei numeri avverrà alle 12 di venerdì 9, le conferme lunedì 12 (ora non specificata), la dichiarazione dei partenti è fissata entro le ore 9.30 di martedì 13 giugno.
Perché questa notizia vale la prima pagina? Perché le iscrizioni per tale appuntamento si erano già chiuse nei giorni scorsi e ieri avrebbero dovuto venir estratti i numeri, tanto che a pagina 4 pubblichiamo il sorteggio relativo al Città di Napoli Filly, in calendario nella medesima data e ippodromo della prova maggiore.
Allora cosa è successo? Beh, la storia ha origini un poco lontane e sviluppi invece più vicini nel tempo. Dunque, da quest’anno il Città di Napoli e il Marangoni sono stati promossi a Gruppo I; ma nelle relative disposizioni l’Unire ha omesso di specificare, come è richiesto dal Regolamento, che tali corse escludono i castroni dalla partecipazione.
In data 22 maggio, però, l’Unire ha emesso una nota che precisava l’esclusione dei castroni dalle suddette classiche. Ma nel frattempo le iscrizioni alla prova napoletana si erano già aperte e almeno un castrone (l’imbattuto Goal Court Sm) figurava nell’elenco, poiché nel modulo di iscrizione non si faceva riferimento al riguardo. Goal Court Sm è stato poi depennato dall’elenco degli iscritti in seguito alla disposizione dell’Unire del 22 maggio, ma la scuderia proprietaria ha fatto ricorso, dato che per Regolamento la precisazione dell’Unire avrebbe dovuto giungere almeno 30 giorni prima della data della corsa. L’Unire ha riconosciuto (e non avrebbe potuto fare altrimenti) il diritto della scuderia e perciò, con circolare di ieri 7 giugno, ha riaperto le iscrizioni al Gran Premio Città di Napoli, con le scadenze riportate all’inizio di questo articolo. L’Unire ha inoltre specificato che “esclusivamente per il corrente anno il Gran Premio Città di Napoli è aperto anche ai cavalli castroni”, mentre “relativamente al Gran Premio Marangoni si ribadisce che dallo stesso sono esclusi i cavalli castroni”.
Sin qui i fatti. I commenti sarebbero francamente superflui, tanto sono eloquenti gli avvenimenti. Ma vale la pena di soffermarsi su almeno due punti.
Il primo. Si può discutere all’infinito (anche meno, possibilmente...) se sia giusto oppure no ammettere i castroni alle corse di Gruppo I. Entrambe le posizioni sono accettabili: in Francia i castroni sono esclusi dalle massime prove, in Svezia (vedi Elitlopp) o in America (vedi Hambletonian) no. E abbiamo citato i Paesi di maggior riferimento, per il trotto. Quello che è davvero importante è che le cose siano ben chiare e stabilite, senza ombra di equivoco; e inoltre comunicate con massima precisione e rispetto dei tempi previsti.
Il secondo. E' successa una cosa davvero così grave? Se vogliamo, possiamo anche dire di no e in fondo la faccenda è stata risolta con equità, almeno in relazione alle premesse (sbagliate). Però è l’ennesima situazione di inefficienza o di funzionamento casuale o rabberciato che ci viene propinato dalla nostra ippica, soprattutto in
materia di programmazione, ma anche in altri settori, specie per tutto quello che riguarda le comunicazioni tempestive. E il vero problema è che a forza di non considerare grave nessuno di questi casi che si ripetono (anzi, si moltiplicano) nel tempo, il profilo tecnico e professionale dell’ippica è sceso a livello... di matinée. Del resto, in un’ippica in cui quasi nessuno ha più le “palle”, perché dovrebbero venir richieste proprio ai cavalli?