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La Gazzetta dello Sport: Inarrivabile Aga Khan (6.6.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 6/6/2006
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Inarrivabile Aga Khan
I colossi Coolmore e Godolphin arrancano, il principe non tradisce mai

MATTEO PIERELLI
Non basta spendere una marea di soldi e assicurarsi i pezzi più pregiati alle aste di tutto il mondo. Non basta comprare cavalli già affermati e sperare che la storia continui con un semplice cambio di casacca. Ci vuole pazienza, intuito e competenza, tutte doti in possesso di Sua Altezza Karim Aga Khan. Sabato il principe ismailita ha perso il Derby inglese con Visindar (alla fine quinto), ma 24 ore dopo ecco servitala rivincita nell’omologa prova francese con Darsi, un soggetto che in carriera non aveva effettuato neanche una corsa di gruppo e che ora prenderà parte al Derby irlandese o, in alternativa, al GP de Paris.
STRATEGIA VINCENTE Ancora una volta ha trionfato una strategia che si tramanda di generazione in generazione, un modo vecchio stampo di concepire l’ippica. Nel corso di questi anni, Sua Altezza da una parte ha venduto alcuni pezzipregiati, dall’altra ha impreziosito le linee di sangue dell’allevamento comprando, nel marzo del 2005, tutto 11 materiale della famiglia Lagardere. Un’operazione simile il principe l’aveva già effettuata nel biennio 1977-1978, quando acquisì gli impianti di Franvois Dupré e di Marcel Boussac, entrambi in grande crisi e destinati a una triste chiusura. Un piano d’azione ben preciso, dunque, che ha portato l’Aga Khan a primeggiare su quasi tutte le piste del mondo.
LA CRISI DI GODOLPHIN Dall’altra parte della barricata, invece, c’è la crisi di Godolphin, la grande corazzata di Sheikh Mohammed che, pur non avendo problemi di soldi, non sa più cosa inventarsi per raddrizzare almeno il bilancio dell’immagine. Il team di Dettori, 1127 maggio, ha deciso di non far più correre i suoi cavalli (solo domani a Nottingham si rivedrà un partente in giubba blu) per evitare ulteriori brutte figure e per la prima volta in 12 anni non ha avuto rappresentanti nel Derby di Epsom: una mazzata che potrebbe non rimanere unica visto che la presenza nel prestigioso meeting del Royal Ascot, che scatta martedì 20, è tutta da verificare.
ANCHE COOLMORE NON BRILLA Non se lapassano bene (in relazione ai capitali investiti) neanche i rivali di Coolmore, l’altro colosso del galoppo mondiale che però, se non altro, in questa prima parte di stagione, può vantare 4 successi di gruppo 1, tra cui le 2000 Ghinee di Newmarket (George Washington) e, venerdì scorso, le Oaks con la splendidaAlexandrova. Ma questo è stato anche per loro un week-end drammatico: Horatio Nelson è stato abbattuto a Epsom eAussiRules, a Chantffly, è finito nelle retrovie nello stesso momento in cui l’Aga Khan festeggiava 117° trionfo nel Derby francese.

 
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