A TRIESTE NEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA COLPI DI SCENA A RIPETIZIONE E RISULTATO IMPREVEDIBILE
Per Floriboy colpo di Vita
L’allievo di Paolo Romanelli si dimostra il più in palla e domina a media di 1.15.7 su Folle d’Amour, ottima dopo errore iniziale, poi terzo For Kelly Park e soltanto quarto un deludente Filemone Dei. Falloso Filipp Roc

DOMENICO DECI - TRIESTE
Montebello ha tanti pregi, ma purtroppo un grosso difetto per chi viene da Milano: è tremendamente lontana anzi con l’autostrada zeppa di segnalatori di velocità e con il rischio di perder punti della patente, la distanza la senti ancora di più. Se non tieni i ”duemila” andare a Trieste non è conveniente. Comunque qualcosa resta sempre, esempio diffidare dei guidatori con i baffi, pillola di saggezza di Bondo riferendosi a quelli al volante, ma forse il consiglio può venire esteso anche ai driver di cavalli: il fatto è che dei dieci in sulky nel Presidente della Repubblica nessuno aveva le caratteristiche rischieste, come dire tutti fior di piloti.
Giornata limpida e senza vento, perfetta insomma, e pomeriggio illuminato nella prima parte dall’impresa di Urmo, dodici anni e ancora la voglia di combattere e vincere mettendo il muso davanti al l’avversario al termine di un secondo giro in meno di 59.
Pista quindi veloce e ben preparata ma inevitabilmente insidiosa sulle curve, tanto che nelle sgambature di metà pomeriggio la maggior parte dei... Repubblicani aveva avuto problemi. A Filemone Dei e Favonio Rl dichiarati AP già alla dichiarazione dei partenti, si sono aggiunti Folie d’Amour e Forever Runner, nervosetto al punto da obbligare Berardi a chiedere l’esenzione dalla sfilata e comunque gli bastava una falsa per togliersi il cuffino ancora prima di allinearsi. “Giallino” prevedibile al tot Filemone Dei che non raggiungeva la pari ma... nemmeno il podio: quarto.
E' stata una corsa agitata nella quale i colpi di scena si sono susseguiti una curva dopo l’altra sino all’apoteosi del cavallo e del driver di casa, di Floriboy Vita e Paolo Romanelli che hanno acceso la tribuna con lo scatto perentorio sul penultimo rettilineo, in attesa dell’ovazione riservata loro al giro d’onore. Sembrerà strano e qualche lettore lontano da Trieste penserà a un racconto enfatico, ma davvero l’accoglienza del figliol prodigo è stata soprendentemente calorosa. Tre vittorie nelle ultime quattro uscite dicevano che il Kramer Boy giungeva tonico all’appuntamento, ma da qui a vincere con il dieci il passo è lungo a meno che la corsa non ti dia una mano. Che la prima curva avrebbe provocato sostanziosa scrematura, era prevedibile: nell’allineamento si è disunito Forever Runner, appena dopo Flute Grif, entrando in piegata Eolie d’Amour e poco oltre Fraticello Jet quando era chiaro secondo dietro For Kelly Park. Imboccata la dritta delle tribune per la prima volta Pippo Gubellini ha accennato - probabilmente a voce bassa la richiesta di via libera a D’Alessandro, ben presto ripiegando come se avesse risposto no. Allora è partito Filipp Roc ma PG non si è fidato, ha anticipato al pelo tenendo i piedi dentro e obbligando l’altro a entrare a tavoletta e per di più in terza sulla curva (14.3 il parziale) con inevitabile rottura.
Di fronte finalmente le cose si sono chiarite, Filemone ha superato For Kelly e ha preso il controllo della corsa. C’è stata la fiammata di Flute Grif a un giro dalla fine ma si è trattato di un’apparizione. Favonio RI di fuori non chiedeva la luna, Floriboy invece, fatta sfogare la femmina della Trofal, è partito all’attacco chiudendo la partita in una sola retta: Filemone Dei ha alzato bandiera bianca a da dietro nessuna ha avuto la forza seguirlo anche perchè la “puntata’ è stata sostanziosa, 600 metri pesanti in 44.3. Talmente evidente il solco creatosi che Floriboy si è potuto concedere passerella coprendo l’ultimo paletto in 16.8. A far le pulci, è l’unico neo a causa del quale la media è salita a 1.15.7, nuovo record per Floriboy, ma lontano dal massimo di 1.14.9 toccato da Darsko Gar. Ottimo recupero quello di Folle d’Amour riemersa seconda e davanti a For Kelly Park che ha avuto ragione di Flemone Dei, andato in crisi alla distanza.