(n.t.) BRUXELLES - Curiosità e attenzione: l'audience internazionale dello European Gambling Briefing, in corso a Bruxelles, ha seguito con grande interesse gli interventi degli avvocati Sbordoni e Mancini e di Paolo Di Feo, socio e fondatore della società di consulenza Mag, chiamati a descrivere la complicata situazione italiana.
DI FEO (MAG): "DA NORME ITALIANE GRANDI OPPORTUNITA' PER OPERATORI EUROPEI"
(n.t.) Dunque, tanto "oscuramento" ma non solo: "L'Italia e una terra di grandi opportunità per gli operatori europei - ha detto Di Feo - basti pensare che il principale operatore telematico italiano (Totosì, ndr) proviene da un posto sperduto ed è attivo solo da pochi anni. Nel breve termine, la nuova legge Finanziaria diminuisce gradualmente le tasse sulle scommesse e delega Aams a regolamentare l'intera materia del gioco on-line. La situazione è in continuo movimento, ma un grande gruppo europeo, a mio avviso, non può attendere che le acque siano completamente calme per avvicinarsi all'Italia, rischierebbe di arrivare tardi. E a proposito del nuovo Governo, va detto che non c'è bisogno di aspettare eventuali nuove mosse: già ora un operatore sa perfettamente che ci sono spazi importanti di manovra. Ad esempio, è ormai prossimo il lancio delle scommesse attraverso la tv satellitare, una nuova frontiera di cui sarà protagonista almeno nella fase iniziale Zonabet. Ancora poche settimane, insomma, e un nuovo marchio sarà conosciuto dal mercato: ciò dimostra la capacità del sistema Italia di presentare nuovi operatori".
SBORDONI: "IMPROBABILE UN CAMBIAMENTO DELLA POLITICA ITALIANA NEI GIOCHI"
(n.t.) Secondo Stefano Sbordoni, avvocato di Roma esperto in questioni legate a giochi e scommesse, " l'Italia è ai primi posti d'Europa per appeal e interesse. Ci sono regole che cambiano continuamente, certamente restrittive in certi casi ma, al contrario, favorevoli agli operatori locali. La misura di oscuramento dei siti allarga il confronto già in corso nei tribunali Italiani e europei, in attesa di decisioni politiche.
Per ora, non c'è ancora un delegato del governo per il settore giochi, come vi era stato in passato (il
riferimento è all'ex sottosegretario all'economia, Manlio Contento, ndr), ma è probabile che la situazione si sblocchi nel giro di poche settimane. In ogni caso, dubito che vi possa essere un cambio radicale della politica italiana nel settore: ogni governo europeo punta a mantenere gli incassi che derivano dal gioco. Nel futuro, è assai probabile che vi possa essere una liberalizzazione dei servizi di gambling, in particolare con l'apertura di nuovi casinò, una vicenda di cui si discute da moltissimi anni, anche se c'è da vincere la forte resistenza di alcune parti della società. Dal fronte legale, ritengo fondamentale la prossima pronuncia della Corte Costituzionale in merito all'imposta sulle scommesse sportive, probabilmente in arrivo nel mese di luglio".
MANCINI: "L'ITALIA INTRODUCA NUOVE POSSIBILITA' DI GIOCO ON-LINE"
(n.t.) Molto meno ottimista si è invece dimostrato Quirino Mancini, avvocato e consulente di diverse aziende internazionali di giochi: "Ricordo che la Consulta, già nel 2002, emanò una sentenza sui casinò che è rimasta completamente inascoltata dal Parlamento. Vi è nel nostro paese una cultura prevalentemente cattolica che è contraria pregiudizialmente allo sviluppo del business del gioco. Non credo che le cose cambieranno, eppure basterebbe regolamentare ciò che già esiste a livello internazionale (Bet-ex e gaming on-line, ndr) per offrire ai clienti italiani un prodotto ancora più ricco e competitivo."
GALEA (CEO LGA MALTA): "FORTE PRESENZA DI OPERATORI ITALIANI A MALTA"
(n.t.) "Il 14.1% dei 152 operatori che, dal 2002 ad oggi, hanno richiesto alla Lga la licenza per giochi e scommesse on-line, proviene dall'Italia". Lo ha affermato, nel corso dello European Gambling Briefing in corso a Bruxelles, il Ceo della Lotteries and Gaming Authority di Malta, Mario Galea. Illustrando la vicenda dell'oscuramento dei siti degli operatori maltesi, nell'ambito delle disposizioni prevista dalla Finanziaria 2006, Galea ha poi rivelato che il ministro degli Esteri maltese ha ricevuto nelle scorse settimane una lettera del Governo italiano.
MORRIS (DIRETTORE FINANZIARIO STANLEY INTL. BETTING): "NESSUNO STOP A SVILUPPO CTD IN ITALIA"
(n.t.) "Stanley non vede ragioni per rallentare o interrompere lo sviluppo commerciale della propria rete di centri trasmissione dati in Italia: vogliamo continuare ad offrire un servizio sempre migliore ai nostri clienti, in un ambiente corretto e controllato". E' quanto ha dichiarato, a margine dello European Gambling Briefing in corso a Bruxelles, il Direttore Finanziario di Stanley International, Adrian Morris. Il bookmaker di Liverpool vive da anni una situazione di forte conflitto con le autorità italiane circa la legittimità delle agenzie presenti in Italia. Della vicenda, in varie fasi, si sono occupati tribunali amministrativi e penali e anche la Corte di Giustizia Europea.