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La Gazzetta dello Sport: Jag a 12 metri dal paradiso (30.5.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 30/5/2006
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Jag a 12 metri dal paradiso
Dall’1’09”4 dell’Elitlopp all’assalto del record mondiale (1’08”6) in luglio a New York. Un gap di quasi 4 lunghezze

MATTEO PIERELLI
Ieri l’aereo proveniente da Stoccolma con a bordo Jag de Bellouet è sbarcato in Normandia. L’eroe di Solvalla è apparso in grande forma e Christophe Gallier ha fatto solo trapelare che il suo prossimo impegno sarà il Prix Bailiere del 18 giugno a Vincennes, senza sbilanciarsi sul futuro più lontano.
USA NEL MIRINO Ma ora, rotto il ghiaccio all’estero, la testa degli uomini del team del cannibale è già negli Stati Uniti, dove questa estate Jag de Bellouet quasi certamente tenterà di battere il mondiale assoluto di 1.08.6, stabilito nel 2004 da Tom Ridge a Du Quoin e dal quale lo separano 11 metri e mezzo per eguagliarlo, quasi 12 (circa 4 lunghezze) per passare da solo al comando.
La vittoria nell’Elitlopp ha consentito a Jag di essere invitato di diritto al Nat Ray del 29 luglio al Meadowlands di New York, il tappeto volante dove prima Varenne (1.09.1 nel 2001) e poi Victory Tilly (1.08.9 nel 2002) hanno stabilito i precedenti mondiali prima dell’avvento di Tom Ridge.
«Probabilmente andremo in America e se qui a Solvalla ha fatto 1.09.4 chissà cosa potrà accadere con due sole curve» ha detto domenica in conferenza stampa Christophe Gallier, che sull’accostamento con Varenne ha poi aggiunto: «Il solo fatto di essere paragonati a uno dei migliori cavalli di tutti i tempi è già un motivo d’orgoglio, ma questo sta a significare che il mio cavallo ha fatto qualcosa di straordinario».
IL SEGRETO DI LETS GO In effetti, con l’1.09.4 di Solvalla, Jag ha polverizzato il record della corsa e delle piste svedesi (a un metro e mezzo scarso dall’europeo di Varenne), trascinando anche un Lets Go che ha cambiato volto rispetto a una batteria solo normale. «Il suo segreto? Per la prima volta ha corso senza tutti e quattro i ferri e il risultato è stato eccezionale» ha detto il suo trainer Holger Ehlert, dando appuntamento al Premio Unire del 23 giugno a San Siro, nella prima tappa della World Cup Trot.
«Ho fatto il miglio più veloce della mia carriera per arrivare secondo, ma si può?» ha scherzato Enrico Bellei, che in due partecipazioni all’Elitlopp (la precedente risaliva al 1997 in coppia con Wesgate Crown) ha ottenuto altrettanti secondi posti.
FRULLINO DEVASTANTE Ma la grande domenica di Solvalla ha sorriso anche a Frullino Jet, letteralmente devastante nell’Elite dei 4 anni (terzo successo indigeno nelle ultime quattro edizioni dopo quelle del 2003 di Calvin Capar e del 2004 di Daguet Rapide) dominata a media di 1.10.9, nuovo primato italiano dei quattro anni. «Sapevo che il cavallo era in forma strepitosa —ha detto Jerry Riordan — e sinceramente mi aspettavo una prova di grande livello. Se avrebbe fatto bella figura anche nell’Elitlopp? Non lo sapremo mai, ma contro gli anziani è tutta un’altra storia e poi bisogna verificare se è adatto alle due prove. Vedremo l’anno prossimo, per ora pensiamo al Triossi».

 
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