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Agipro: Per i concessionari accesso facilitato a garanzie fedeiussorie  
Autore: unagt
Pubblicato: 25/5/2006
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Pubblicato il 23 maggio 2006 ore 17:00

BINGO - AVV.SBORDONI: "PER I CONCESSIONARI ACCESSO FACILITATO A GARANZIE FIDEIUSSORIE"
 
(p.g.) La proposta fatta ai Monopoli dal Presidente dell’Ascob, Vincenzo La Ventura, di prorogare il termine per le garanzie fidejussorie di tipo finanziario almeno fino al termine dell'anno in corso, trova d'accordo Stefano Sbordoni, esperto di diritto e di economia del gioco.
"La normativa pubblica, così come quella di gara, prevede che le convenzioni di concessione siano assistite da garanzie" - ha dichiarato Sbordoni ad Agipronews - "Sul mercato si trovano tre possibilità di garanzia, escludendo quella reale (somma di denaro equivalente): la fidejussione bancaria (prestata da un istituto di credito, che a sua volta valuta la solvibilità del garantito, richiedendo ipoteche su beni, pegno di titoli o vincoli etcc.), quella assicurativa (prestata da compagnie debitamente autorizzate, in forma di polizza). Autorizzate poi a prestare garanzie fidejussorie sono alcune società finanziarie (intermediari), ex artt. 106 e 107 del d.lgs 385/93 (elenchi – generale e speciale - degli intermediari autorizzati a svolgere attività finanziaria al pubblico). Con una recente riforma di questa disciplina, i parametri per l’esercizio dell’attività – rapporto tra indebitamento e patrimonio - sono stati aumentati. Pertanto - per queste richieste - molte delle società di cui all’elenco ex art 106, non sono più in condizione di operare, mentre le c.d. 107 hanno quasi sempre poca capienza.
Data una generale crisi dei rami credito delle compagnie assicurative, crisi alla quale hanno di certo contribuito in molti casi sia gli operatori di gioco che le farraginose normative di settore, oltre a campagne di stampa denigratorie di certe attività (bingo ad esempio), è oramai assai arduo trovare coperture, quantomeno a prezzi decenti".
"Quanto alle garanzie fideiussorie fornite dalle banche" - continua Sbordoni - "è nota la onerosità sia di prezzo che di condizioni, oltre al cumulo di rischio per chi fosse per altro verso indebitato.
Da ciò deriva che attualmente la maggioranza delle garanzie richieste per legge siano prestate da finanziarie, alcune delle quali immaturamente scomparse, altre poco tranquillizzanti.
E' legittima la preoccupazione dell'Amministrazione, così come oggettiva la situazione sopra descritta.
Và peraltro rilevato che il rischio maggiore che corre l'erario non è quello di "premorienza" del concessionario bingo per i motivi elencati in convenzione, quanto quello di insolvenza rispetto al pagamento dilazionato delle cartelle.
Rischio però che si annulla con l'acquisto successivo, garantito quindi proprio dall'attività della sala stessa.
A questo proposito sarebbe interessante conoscere le percentuali di insolventi (che rischiano peraltro la concessione) e gli importi relativi ad oggi".
"Una considerazione va comunque fatta" - conclude Sbordoni - "dato il requisito di solvibilità patrimoniale richiesto dalla gara di assegnazione delle concessioni bingo (tuttora in vigore), ritengo che l'Amministrazione stessa dovrebbe rendersi garante e promotrice di convenzioni con istituti bancari e/o assicurativi per permettere ai concessionari un accesso facilitato alle garanzie richieste. Il vaglio dell'assegnazione della concessione dovrebbe costituire un vantaggio per l'operatore e non un motivo di diniego della richiesta di fideiussione".
 
 
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