Gentlewave padrone del Derby Stacca come vuole e il fantino Monteriso fa il doppio consecutivo
NICOLA MELILLO ROMA - Il Derby di Capanneile torna straniero. Il francese Gentlewave è planato su un ippodromo romano in festa e stracolmo di gente (10 mila spettatori) portando via il sogno di un tris a seguire made in Italy. Gioia grande per il jockey napoletano Marco Monteriso, pilota di Gentlewave, che ha vinto a 26 anni il secondo Derby consecutivo: l’ultimo a riuscirci era stato Marcel Depalmas nel 1980. Generosa ma vana la resistenza dei nostri: il vincitore del Filiberto, Storm Mountain, è finito a 4 lunghezze dall’allievo di Andrè Fabre, un sorprendente Rockmaster è arrivato terzo, grazie a una magia di Mirco Demuro, mentre Monachesi e Miles Gloriosus hanno dato vita a una vibrante lotta per il quarto, andato al primo dei due. Lontano Rattle and Hum, a segno sul miglio del Parioli e apparso in difficoltà sui 2400 metri. LA CORSA Carlomagno ha fatto il suo, tirando la volata al compagno Storm Mountain, seguito scelleratamente da Diarius. Il gruppo seguiva con Monachesi, che pagava il suo temperamento e tirava voglioso. In retta calavano inesorabilmente Carlomagno e Diarius e allo steccato volava Storm Mountain, mentre un immenso Monachesi col cuore parava l’affondo di Miles Gloriosus, ma non di Rockmaster a centro pista. Ma il bello doveva ancora venire. Dario Vargiu, in sella a Storm, racconta: «Vicino non c’era più nessuno. E stato un attimo, poi ho visto allargo di tutti arrivare un missile». Quel missile era Gentlewave, che dalla pancia del gruppo in 400 metri si mangiava tutti. DOPOCORSA In premiazione non c’era il proprietario di Gentlewave, l’americano Gary Tanaka, già a segno a Capannelle nel 2002 come comproprietario di Rakti, bloccato a New York, ma che ha seguito la corsa in diretta su un sito internet tedesco. L’amico fidato John Rowan: «Eravamo fiduciosi. Da un mese pensavamo di venire, e la supplementazione di oltre 61 mila euro per l’iscrizione fatta giovedì era motivata». Marco Monteriso riesce a mantenere la freddezza: «Non è come il Derby vinto con De Sica, sapevo di avere chance. Ringrazio Peslier: la segnalazione del collega francese mi ha regalato una gioia indimenticabile. L’unica indicazione che avevo era spingere a fondo, e sollecitarlo a dovere al momento opportuno. Problemi? In curva, perché l’andatura era davvero sostenuta, ma quando l’ho chiamato è stato un razzo». Soddisfatto Bruno Grizzetti, trainer di Storm: «Primo Fabre, io secondo, va bene così». LE ALTRE PATTERN Nella giornata anche il D’Alessio (gr. 3) con un Groom Tesse fattosi largo con la prepotenza dei campioni per risolvere in 200 metri una corsa tutta grinta su Cocodrall e Urgente: il grigio non finisce mai. Per il sor Luigi una gioia nel giorno del Derby svanito con Monachesi e Rattle. E poi un Tudini al calor bianco, con Kuaicoss, unica femmina al via e outsider a quasi 46/1, che passava ai 400 metri finali e se ne andava su Krisman, invertendo l’arrivo dell’Omenoni 2005. Il trainer Renzoni: «Ora riposo e poi in autunno l’obiettivo è riprovare nella volata milanese».
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