Inversioni da interpretare L’applicazione dell’articolo 64 non è sinonimo di colpevolezza, ma è un aiuto alla trasparenza
DOMENICO DECI C’è la tendenza che speriamo, pur con poca convinzione, non diventi abitudine, ad affrontare discorsi delicati con cautela, dosando le parole, ricorrendo a giri tortuosi per esprimere un concetto che non si vuole sparare... dritto per dritto. All’origine c’è la lettura sbagliata dell’articolo 64 del regolamento delle corse relativo alle inversioni di forma nel quale è previsto che il presidente di giuria segnali la prestazione “anomala” e richieda per quel cavallo attenta lettura delle successive prove. Opinione diffusa considerare tale provvedimento un’onta, simile a una pubblica e formale dichiarazione di sospetto nei confronti di un allenatore che da questa procedura verrebbe messo alla berlina. Ecco perché chi ne è colpito alla prima occasione rimarca il diverso metro di giudizio utilizzato in casi simili però accantonati. Al contrario la norma ha una funzione di tutela degli scommettitori, linfa di un settore che si regge proprio sulle scommesse; lungi dal mettere in dubbio la professionalità di guidatori-allenatori pur sapendo che non siamo nel paese delle meraviglie e che qualche deviazione è inevitabile ma rappresenta "eccezione", ovvero il fine della norma è quello di garantire trasparenza e regolarità. Tanto vale cambiare l’etichettatura e anziché inversione usare una forma meno aggressiva. Esempio utilizzando un’espressione inglese che risulta “modacciosa" e poco comprensibile, tipo “lineform”. L’unico rischio è che originerebbe discorsi surreali. Com’è la tua lineform? “Ottima e anche a casa tutti bene”. Se avete avuto la pazenza di leggere sin qui, adesso parliamo chiaro: in una recente Tris d Milano al vincitore Citron Kronos è stato applicato l’articolo 64 per averlo visto vincere al record di 1.13.8 (circa un secondo meno rispetto al precedente), partendo leggermente staccato dalle ali, percorrendo la curva in terza ruota, sfondando al passaggio, staccandosi con un giro in 1.12 e finendo in deceleraziore ma in largo vantaggio. Pochi giorni dopo Damalisco Jet disperdeva tutti correndo da 1.12.8, migliorandosi di un secondo e mezzo: nessun provvedimento a carico come per Frau Frau Olm passata da 1.16. a 1.13.4. Per Damalsco il provvedmento sarebbe stato inappropriato trattandosi della seconda vittoria consecutiva, di cui la precedente ottenuta a media di 1.14.4 girando di fuori. Invece, per la femmina un intervento ci stava. Con ciò non si condannano nè Fulici ne Ehlert tant’è vero che il trainer tedesco in un’intervista al nostro giornale non aveva nascosto fiducia sulla cavalla da poco in allenamento. “Se non divaga può scendere ben sotto l'1.59” aveva detto Holger che d’altra parte ha un ricco carnet di cavalli passati in allenamento e trasformati, Fairbank G per esempio. Anche Citron Kronos era fresco di trasloco a casa Fulici, il quale, va detto, non aveva nascosto ottimismo dopo la sgambatura tanto da decidere di impiegarlo senza quattro ferri e a memora del proprietario per la prima volta in carriera. E quasi per ironia della sorte i due maschi saranno in pista nella stessa corsa venerdì a Milano. Quindi nessuno scandalo per la “Iineform” che anzi può essere vista come metro per misurare la validità del lavoro svolto e di certe scelte fatte. Come togliere i ferri, la cui comunicazione qualche anno fa era obbligatoria per tutte le corse ma poi è stata limitata a Tris e Gran Premi. Tra le ragioni del passo indietro c’era la difficoltà nella comunicazione (banale se non pretestuosa), ma in prima fila c’erano stati anche un paio di addetti ai lavori sostenitori della tesi per i quali togliere i ferri non migliora la prestazioni... Addirittura comico fu l’intervento di un driver: “E percné mai Varenne non ha mai sferrato se è così importante farlo?”, suscitando ilarità mista a depressione. Del resto la tesi sull'inutilità dei ferri tolti viene smentita ogni giorno da quello che accade in corsa, anche se naturalmente può anche capitare che cavalli AP vadano in dolore e non trottino, ma si tratta di eccezioni. Con metodo empirico, a riguardare gli arrivi Tris degli ultimi 2 anni si può affermare quasi con certezza che stanno tra il 60 e il 70% i vincitori con variazioni nella ferratura... ma se vogliamo continuare a raccontarci le favole. A proposito, come fa quella del burrattino di legno al quale si alluncìa il naso ogni volta che dice le bugie?
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