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Lo Sportsman: Parco di Capannelle (8.5.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 8/5/2006
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Veltroni presenta il progetto

IL SINDACO DI ROMA HA PRESENTATO IL PROGETTO IERI CON I VERTICI DELLA SOCIETÀ
Parco di Capannelle

MARIO BERARDELLI
«Da ragazzo venivo qualche volte alle corse, mi divertivo, un ricordo piacevole di un mondo affascinante..» Walter Veltroni che parla, il Sindaco di Roma che è tornato a Capannelle. Lo ha fatto per presentare con Enzo Mei al fianco il progetto, innovativo e moderno, di Capannelle, ippodromo del 2000 anzi del Parco di Capannelle come entrambi hanno sottolineato. «Il momento della corsa - prosegue il Sindaco - è conclusivo, alle sua spalle c’è tutta una filiera importante dall’allevamento all’allenamento, un percorso di rilevanza anche culturale. Sono contento della scelta che abbiamo fatto con il bando del 2004, il Comune di Roma che è proprietario di Capannelle non poteva certamente gestire una realtà come questa. Il progetto propone di trasformare ma senza perdere assolutamente l’identità ippica, che è quella di una disciplina sportiva assolutamente primaria che relaziona in maniera particolare il cavallo e l‘uomo. Questa vocazione verrà confermata e resa stabìle, Capannelle resterà ippodromo allargando i propri confini, io penso con beneficio del suo mondo e della città, senza stravolgere la propria identità. Per questo mi piace la definizione che al complesso è stata data di Parco delle Capannelle».
Cosa vuol dire allargare i propri confini? «Se rimango nel mondo dello sport - continua Walter Veltroni - penso ai cricket che già è presente, immagino eventualmente il golf ma soprattutto al beach volley, una disciplina che si presta molto bene ad essere inserita nel contesto di Capannelle, si potrebbero ospitare anche gli europei, poi immagino anche altre manifestazioni sportive. Capannelle è nel piano preparato dal Comune in vista della candidatura olimpica del 2016, ma insisto nel confermare che tutto può integrare ma mai stravolgere, dobbiamo rispettare il luogo, il suo contesto e la sua identità. Se allargo il mio discorso ed esco dai confini dello sport immagino ad esempio un certo tipo di Teatro Estivo oppure alcuni tipi di manifestazioni musicali. Grazie alla scelta operata Roma ha a disposizione un impianto polifunzionale che si inserisce pienamente nel contesto della città. Non dobbiamo avere paura del nuovo. In questi ultimi anni abbiamo riaperto diverse strutture importanti nella città. C’era del timore da parte di alcuni che aprendole altre ne avrebbero risentito. Cosi non è stato ad esempio per l’Auditorium, per il Palalottomatica, per gli impianti museali, ne ha tratto enorme vantaggio la città e il suo turismo».
Si è parlato anche di impianto museale alle Capannelle e di quello di cogenerazione... «Il Museo sarà una ricchezza, esiste anche nel nostro paese una sempre più diffusa cultura del cavallo, un amore direi. L’impianto di cogenerazione consentirà un risparmio di energia e permetterà lo sfruttamento razionale delle risorse che ora sono invece un costo».
Il Sindaco si prende una piccola pausa e poi conclude... «Capannelle è un luogo identificato e storico a Roma e lo sarà anche nel futuro». Prima di Walter Veltroni è stato Enzo Mei a rivendicare con orgoglio i risultati della sua gestione ma soprattutto ha voluto... «Ringraziare il Comune per la sua sensibilità, ci è stato vicino per risolvere tanti problemi, legati anche alla collocazione di Capannelle in un contesto archeologico importante e per valorizzare e aprire capannelle alla città e alle sue iniziative. Noi ci siamo decisamente impegnati nella realizzazione di quello che chiamiamo con orgoglio Parco delle Capannelle che porta l’ippodromo al centro dell’attenzione anche della città. Abbiamo compiuto fatti concreti, come la realizzazione della prima pista all weather di ultima generazione in Italia, i cui risultati notevoli sono sotto gli occhi di tutti, basta osservare la pista in erba per comprendere il grande vantaggio di quella all weather. Adesso è pronto l’impianto di illuminazione anche questo altamente moderno. Abbiamo già speso 6 milioni di euro. La zona museale oltre alle modifiche innovative delle strutture compietarà un grande progetto del quale siamo fieri. Ecco perché ci piace chiamare Capannelle con il nome di Parco di Capannelle. Roma negli ultimi anni ha acquisito un grande peso internazionale, è innegabile e noi vogliamo essere all'altezza e soprattutto parte di questo grande progetto e risultato». Quali saranno in sintesi le altre innovazioni che attendono gli appassionati le ha illustrate in video Elio Pautasso dinanzi ad un’attenta platea, il tutto sotto lo sguardo vigile di Caterina Vagnozzi, che comprendeva anche Claudio Minelli assessore al patrimonio e Cecilia De Angelis dell’assessorato allo Sport, il presidente della federazione Volley Magri e tutti gli esponenti delle ditte che hanno provveduto ai lavori ma tra gli ippici oltre a Tommaso Grassi leader di Hippogroup c’erano anche Loreto Luciani, Lorenzo Brogi, Giuseppe Botti, Walter Scarinci e, graditissimo e festeggiato Franco Aloisi che ci ha promesso di tornare anche per il derby. Il piano prevede interventi, alcuni già effettuati, come la pista all weather e l’impianto di illuminazione, poi la ristrutturazione delle scuderia, delle tribune, il nuovo pesage, la ludoteca e il parco giochi, il Museo appunto, le attività sportive e l’impianto di cogenerazione. Della pista all weather si sa tutto. L’impianto di illuminazione è costato 3,2 milioni di euro e consentirà lo svolgimento delle corse invernali anche in tardo pomeriggio legandole anche ad altri avvenimenti in serata oltre ovviamente a quelle in notturna nel periodo estivo abbinati ad avvenimenti di sport, spettacolo e cultura. Quest’anno probabilmente un paio di serate soltanto per presentare l’impianto. Le finalità del progetto degli interventi nella zona tribune e dintorni sono di ridare una nuova centralità all’ippodromo, di creare un’importante area culturale con il museo del cavallo, di realizzare un percorso attrezzato per vivere l’ippodromo, di valorizzare e recuperare le strutture storiche, di diminuire l’impatto visivo e valorizzare il verde aumentandone la superficie. A breve si realizzeranno tutte le strutture previste, ad eccezione del Museo che dovrà avvenire con l’intervento di altri Enti come Fise, Unire, Comune, Regione, Provincia e Ministeri competenti. La grande innovazione sarà data dalla nuova sala fantini e pesage che porterà alcune fasi importanti della vita di una giornata di corse direttamente a contatto del pubblico perchè sarà ubicata proprio a fianco dell’attuale tondino di presentazione, valorizzando tutta la zona. Anche all’interno della tribuna peso previste innovazioni, Il salone al piano terra diventarà enorme e accorperà tutte le altre stanze ora adibite a sala fantini e altro, scompariranno le tribune di metallo e quella a sinistra dopo il palo subira un radicale intervento. Insomma quando in autunno o giù di li torneremo alle corse scopriremo la nuova Capannelle, mentre l’impianto di cogenerazione, la vera grande iniziativa moderna, troverà posto nella zona esterna al complesso attualmente utilizzata in parte come campo nomadi.

 
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