Trucchi e doping Quindici arresti A Napoli coinvolto anche Pasquale Esposito jr
NAPOLI — Ancora corse truccate, scommesse pilotate e l’ombra del doping. Ancora manette a driver del calibro di Pasquale Esposito junior, scudettato e plurivincitore di gran premi. Il mondo del trotto scopre un altro cancro: un’organizzazione ramificata in Veneto, Emilia, Campania, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Lazio capace di condizionare e controllare gli esiti delle corse di molti ippodromi anche attraverso la somministrazione di sostanze dopanti. NAPOLI BASE Napoli, la base operativa: una triste scoperta a due giorni dal 57 Gran Premio Lotteria di Agnano ed un’amara conferma dopo il blitz che a fine febbraio aveva scosso l’ippica campana con 25 arresti. Questa volta, invece, l’operazione «Seabiscuit>, coordinata dai sostituti procuratori Luigi Alberto Cannavale e Raffaello Falcone della Dda di Napoli, ha prodotto 15 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Napoli, Lucio Schettino, e le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unire frode in competizioni sportive; violazioni della normativa in materia di doping. I COINVOLTI 15 arresti: in carcere sono finiti Antimo Bennini, Umberto Buonuomo (driver), Pasquale Esposito sr (driver), Sebastiano Italia, Angelo Soriano, Pasquale Tanzillo, Vincenzo Tanzillo e Vincenzo Torrente (driver); ai domiciliari, invece, Vincenzo Borrino (driver), Pasquale Esposito junior (driver), Ferdinando Di Rienzo (driver), Salvatore Valentino (driver) e Andrea Vitagliano (driver). Per Salvatore Borrino (driver) e Giancarlo Caiano soltanto l’obbligo di firma. 17 CORSE L’operazione, interamente basata sulle intercettazioni telefoniche si è concretizzata con quasi due anni di ritardo: già il 16 giugno 2004, infatti, la Procura di Roma aveva chiesto l’emissione di ordinanze di custodia cautelare al gip del Tribunale capitolino che, però, aveva dichiarato la propria incompetenza. In totale, sono 17 le corse interessate: 9 del 2003 e 8 del 2004 svoltesi a Napoli, Aversa (Ce), Castelluccio dei Sauri (Fg), Garigliano (Lt), Modena, Padova, S. Giovanni Teatino (Pe), Pontecagnano (Sa), Ravenna, Siracusa e Treviso. Sempre identico il canovaccio: i finanziatori (come li definiscono i pm) avvicinano i driver offrendo loro somme di denaro al fine di truccare le corse. DOPING Dalle 70 pagine dell’ordinanza emerge anche qualche traccia di doping — si parla delle corse del 23 giugno 2003 a Pescara e del cavallo Ciardi guidato da Gennaro Riccio—, ma l’attenzione degli inquirenti è tutta rivolta all’organizzazione coordinata dai Tanzillo. I nomi più altisonanti, però, restano quelli di Pasquale Esposito senior e junior, che hanno affidato la propria difesa agli avvocati Paolo Trotino, già nel 2001 legale della Juventus, Sabato Graziano e Raffaele Viscovo. Fabio Mandarini
In febbraio 25 fermati, ecco i 15 di ieri NAPOLI — Un’altra indagine napoletana, indipendente da quella di ieri, il 27 febbraio ha portato all’arresto di 25 persone, fra le quali 14 driver e allenatori. Romeo Gallucci e Ciro Velardi i nomi più noti. 115 coinvolti ieri: in carcere Pasquale Tanzillo (53 anni), Vincenzo Tanzillo (55), Angelo Soriano (73), Antimo Bennini (63), Pasquale Esposito sn. (48), Sebastiano Italia (53), Umberto Buonomo (38) e Vincenzo Torrente (49). Arresti domiciliari per Pasquale Esposito jr (47), Andrea Vitagliano (41), Ferdinando Di Rienzo (38), Salvatore Valentino (39) e Vincenzo Borrino (42). Per Salvatore Borrino jr (29 anni) e Giancarlo Caiano (60) obbligo di presentazione in commissariato.
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