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La Gazzetta dello Sport: Haya, regina dei cavalli  
Autore: unagt
Pubblicato: 3/5/2006
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Haya, regina dei cavalli
La principessa di Giordania nuova presidente della Fei «Troppo giovane? Per me in 5 giorni sono passati 5 anni»
— Dall’Infanta di Spagna Dona Pilar di Borbone, che aveva «governato» l’equitazione mondiale per 4 mandati (ovvero 12 anni), alla principessa Haya di Giordania, figlia del defunto re Hussein e sorella del re Abdallah II. La Federazione internazionale sport equestri (Fei) ha dunque un’altra principessa al suo vertice: questa volta giovane (31 anni), grande appassionata di cavalii e lei stessa atleta di ottimo livello avendo gareggiato nel salto ostacoli da quando aveva 13 anni fino a rappresentare il suo Paese all’Olimpiade di Sydney del 2000, ma impegnata anche nell’endurance come testimonia la partecipazione alla tappa di World Cup di Gubbio del settembre 2004 assieme al marito (sposato in aprile) Sheikh Mohammed bin Rashid al-Maktoum, principe della Corona del Dubal e uomo di punta di Godolphin, la più grande scuderia di galoppo. Il team di Dettori.
IN LIZZA Il verdetto è frutto dell’assise elettiva Fei di lunedì a Kuala Lampur (Malesia), dove il giorno precedente il nostro Juan Carlos Garcia aveva vinto la gara finale di World Cup concludendo al 4° posto (miglior risultato di sempre per l’Italla) nella classifica generale dominata dal tedesco Ehning. In lizza, oltre ad Haya, un’altra principessa, Benedikte di Danimarca sorella della regina Margherita, e li vice presidente Freddy Serpieri.
SERPIERI RINUNCIA Al primo scrutinio è stata eliminata Benedikte di Danimarca e al primo ballottaggio Haya di Giordania ha ottenuto il maggior numero di consensi (135 le federazioni votanti) ma non i 2/3 necessari alla nomina. A quel punto Freddy Serpieri, onde evitare ulteriori divisioni nell’assemblea, ha rinunciato, con un gesto di unità, a un secondo ballottaggio.
5 ANNI IN 5 GIORNI E per prima Haya di Giordania ha riconosciuto il valore della scelta operata da Freddy Serpieri: «Questo ci consente —ha detto — di dimostrare al mondo dell’equitazione che possiamo procedere uniti verso le grandi sfide che attendono il nostro magnifico sport fatto di tante discipline». Ma non pochi hanno sottolineato, come fattore negativo, la giovane età del nuovo presidente Fei. Un’eccezione alla quale Haya ha replicato: «In questi 5 giorni passati in Malesia mi sembra di aver passato 5 anni».
GLI OBIETTIVI Quella operata dall’assemblea della Fei è stata una scelta chiaramente orientata al lancio deciso dell’equitazione nei Paesi dell’est asiatico, anche in vista dell’Ollmpiade di Pechino del 2008 quando le prove dell’equitazione verranno disputate a Hong Kong. In ogni caso Haya (che sabato terrà la conferenza stampa ufficiale nell’ambito della grande concorsi francese di La Baule) ha già indicato nel miglloramento della comunicazione, dei finanziamenti per l’organizzazione dei grandi eventi e nel garantire lo spazio all’equitazione in ambito ollmpico gll obiettivi fondamentall della sua gestione.
LUCE «Haya—ha detto Pingkan Ullmer, leader della federazione indonesiana — riempirà di luce e di attenzione i Paesi in via di svlluppo equestre». Intanto la principessa ha assicurato che la nuova carica non le impedirà di proseguire nel suo ruolo di ambasciatrice del Programma Alimentare dell’Onu.
Sandro Cepparulo

 
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