Gubellini, lezione di tattica Centra con Frisky il suo 30 Europa: prima guida e poi scappa MILANO —Chiamate la rivincita, chiamatela abilità, chiamatela meritata buona sorte. Chiamatela come volete. Ma la vittoria nell’Europa è andata a Pietro Gubellini che un anno dopo la beffa con Expert Winner — che sbagliò quando andava al traguardo lasciando via libera a Echò dei Veltri e al saluto beffardo di Enrico Bellei— centra così il suo terzo successo (e senza l’errore di Expert Winner sarebbe stato un quadruplo consecutivo mai accaduto) nella classica continentale in sulky a Frisky Bietl’e mettendo in un angolo i favoriti guidati da Fairbank Gi. TATTlCA La vittoria di Pietro Gubeffini e Frisky e statail frutto della brillantezzapiù che della forza. Una corsa estremanente tattica che per 1300 dei 2100 metri si è snodata a passo di funerale con i veri rivali del figlio di Indro Park — Fairbank Gi e Frullino Jet — impigliati nei numeri in terni e incapaci, più i metri passavano, di trovare la luce, lo spazio e l’aria per far valere quanto avevano nei polmoni. Così, quando il gruppo si è sciolto dall’abbraccio gelido di un’andatura neppure da corsa a reclamare (34.8 i primi 500 e poi 32.8 e 31.1), la sfida era decisa, andata, finita. ACCELERAZIONE Frisky Bieffe scappava via mettendo sulla sabbia tutta la freschezza che si era tenuto dentro con un’accelerazione da campione: 28.5 e 28.1 per gli 800 metri finali volati in 56.6 alla media di 1.10.7. Uno strappo che non consentiva recuperi. E la storia dell’Europa 2006 finiva così con Pietro Gubellini che sfoderava esultante la frusta per una vendetta covata da un anno esatto. BENE FALIERO Secondo finiva Faliero As che aveva volato al largo nell’ultimo mezzo giro e finiva forte a centro pista a confermare il rientro vincente e concreto di metà mese. Lo insidiava in foto Fairbank Gi finito con foga all’interno, come il soggetto a cui era stato impedito di correre e sfogava un livore trattenuto per oltre metà percorso, dopo la disavventura della rimessa del ferro anteriore destro prima della corsa. Poi ancora Filipp Roc, il più veloce nel lancio e Frullino Jet che non è stato il cavallo devastante di Torino ma ha subito la stessa sorte di Fairbank Gi: murato vivo per oltre metà corsa. GLI STRANIERI Dei 4 stranieri in campo nessuna notizia: o meglio il sesto posto del tedesco Unforgettable. Ma un segno sulla corsal’ha lasciato la minuta francese Orphea de Nay che ha consentito a Frisky Bieffe di sbucare al suo interno e di andare a chiedere strada a Filipp Roc per poi accompagnare il nuovo leader in quella marcia di trasferimento che ha deciso la corsa. Un atteggiamento in parte incomprensibile, quello del S3ennetop driverfinlandese Jorma Kontio che guidava la francese: d’accordo non attaccare, molto meno ridursi ad accompagnare senza combattere un solo metro. Ma, in fondo, Frisky Bieffe la vittoria se l’è guadagnata e va a unirsi al suo splendido in- zio d’annata che l’ha visto vincere in GP ad Aversa e a Padova. LE FEMMINE Nel Filly festa di Trofarello, il «paese scuderia». Tutti in pista per F’lute Ori! in testa dal primo metro e vittoriosa seppure con qualche affanno nel finale. Ma chi ha vinto davvero è stato S. Siro: lo scorso anno furono 4.319 gli spettatori e stavolta sono diventati 6.821. Un salto in alto che testimonia come la storia del vecchio ippodromo non possa finire mestamente. Sandro Cepparulo
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