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Lo Sportsman: La squadra dei giovani ad alta velocità (25.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 26/4/2006
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La squadra dei giovani ad alta velocità

MARCO TRENTINI
In volo sull’Europa. 4 anni italiani sono pronti alla prima sfida internazionale della stagione, la seconda della loro vita dopo quella dell’Orsi Mangelli dominato da Fairbank Gi. E, alla vigilia, c’è la concreta speranza, anzi quasi la certezza, che i nostri portino a casa il successo. Perché gli stranieri che oggi arriveranno a Milano non sono certo dei mostri, soprattutto a confronto con i nostri della generazione 2002, un gruppo forte, compatto, con tante possibili alternative che spesso ha proposto risultati di valore assoluto.
Non ci sono i migliori francesi, che fra pochi giorni correranno il loro Critérium des 4 Ans, né i migliori scandinavi, in attesa delle sfide di casa loro. Così il ruolo di possibile minaccia è da assegnare a un tedesco, Unforgettable, uscito battuto ma con tantissime attenuanti, dall’Orsi Mangelli.
L’Europa dei 4 anni è molto italiana. Perché a questo punto della stagione i nostri si presentano ancora con energie nel serbatoio e con tutta la loro velocità. Cavalli forti, dotati di grande speed, con diverse individualità di spicco.
La generazione delle “F” può contare su una squadra invidiabile, quella formata da Fairbank Gi, Frullino Jet, Faliero As, Frisky Bieffe e Fleche, tutti soggetti che hanno dimostrato a più riprese di avere nelle gambe un doppio chilometro in 227, anche meno su una pista con le caratteristiche di tapis roulant di Milano, sulla quale è lecito attendersi da questi protagonisti un botto da 2.26. Misure che sono alla portata di tutti quelli della prima fascia, misure che probabilmente per gli stranieri potrebbero essere lontane come un miraggio nel deserto.
Non c’è dubbio che dall’Europa ci si attende una grande prova, una prestazione super. Torino, che raramente propone indicazioni sbagliate, ha promosso a pieni voti Frullino e rimandato con il beneficio del dubbio Fairbank. Una prova, il Città di Torino, che i 4 anni d’italia hanno volato in 2.28 con un ultimo chilometro velocissimo, quasi incredibile per Frullino che ha volato il giro finale sotto 11.12. E la legge del cronometro è sempre valida, a prescindere dalle parole.
Numeri importanti, insomma, numeri da campioni che probabilmente oggi verranno confermati a San Siro, in questo che è per molti il primo vero obiettivo della stagione. Numeri che, a questo punto della carriera, gli altri possono quasi solo sognare. Una differenza vistosa, che però, purtroppo, abbiamo imparato a considerare come temporanea, visto che nei mesi o negli anni successivi la situazione tende a ribaltarsi. L’Europa e il Filly assomigliano quasi a un punto d’arrivo per i nostri giovani, esattamente al contrario del Critérium des 4 Ans o del Konung Gustav Memorial che per francesi e svedesi sono in realtà l’inizio della carriera.
Quello di cui siamo sicuri è che vedremo una bella corsa, forse due, anche se il Filly non regala le stesse sensazioni, a cui vanno aggiunti i consueti inviti di qualità. Uno spettacolo insomma degno di un ippodromo “di rilevanza nazonale” come San Siro, una giornata a cinque stelle, piena di giovani stelle che sognano l’Europa.

 
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