Parioli firmato Camici
Il decano dei trainer centra la classica con Rattie che ferma l’inglese
ROMA — Porta la firma tutta speciale di Luigi Camici la giornata del Premio Parioli 2006. Il decano dei nostri allenatori, che a novembre compirà 80 anni, ha sellato assieme al figlio 40enne Fabrizio un Rattle and Hum rivelatosi sul miglio romano molto più di un ottimo cavallo, vincitore con la potenza e la leggerezza dei forti, con la naturalezza di chi sa di essere lì per una missione e la porta a compimento senza sprecare un briciolo di energia in più del dovuto. Un campione, che ha controllato senza difficoltà il finale dell’inglese Royal Power e che ora i Camici lanciano alla sfida più importante: il Derby in programma sempre a Capannelle fra un mese. DUE AL DERBY Ma è stata la giornata di Luigi Camici perché anche nel Premio Botticelli, da sempre prova generale in vista del Nastro Azzurro, il suo Monachesi ha lasciato il segno dominando l’atteso Miles Gloriosus guadagnandosi il passaporto per il grande tentativo. Un solito «sor Luigi», che ha vinto tante battaglie, compreso un «Parioli» con Crisos il Monaco nel 1998, e che ha alle spalle oltre 60 anni di galoppo, freddamente recitava: «Un segnale importante per noi: il terreno era duro, non lo avevano mal affrontato. Entrambi i cavalli avrebbero preferito un fondo più morbido. Vuol dire che c’è davvero del buono. Ora vediamo», chiosava con l’aria di chi ne haviste tante e per esperienza tende a minimizzare il più possibile. FESTA GRANDE Ma non era possibile minimizzare ieri, in una giornata in cui a Capannelle quasi 7.000 romani hanno riempito i recinti sotto il sole rovente. Impossibile non raccontare la gioia di Stefano Landi, fantino che a 40 anni appena compiuti saliva in sella a Rattle per il suo primo Parioli, vincendolo (»La mia gioia più grande, anche se ne ho viste tante»), o per i due comproprietari, Fabio Tondi (34 anni) e Massimo Passamonti (40), di Latina, amici con tre soli cavalli in scuderia (Blu Ontario e Port Lois gli altri), precipitatisi in pista dopo aver realizzato un sogno appena tre anni dopo la nascita della loro scuderia, la San Valentino. LA CORSA Questo «Parioli» è stato segnato dal tentativo di fuga, atteso, ma non previsto in termini così violenti, di Magic Box, che nel Premio Pisa era scappato e aveva vinto per dispersione. Stavolta la fuga è finita a 200 metri dal palo, dove Mirco De- muro capiva e non chiedeva più nulla al provatissimo allievo di Lorenzo Brogi. A quel punto piombavano Rattle and Hum, Thinking Robins, il vincitore del «Gardone» Adorabile Fong e l’inglese Royal Power. Durava un attimo, la lotta: il cambio di marciadi Rattle era impressionante. Solo Royal Power reagiva, ma al secondo ulteriore allungo non esisteva più sfida. Rattle vinceva la sua 5a corsa su 6 con una lunghezza e mezza sull’inglese e quasi 4 su Adorabile Fong. Uno spettacolo concretizzatosi in appena 250 metri. I COMMENTI Lorenzo Brogi, battuto con Magic Box, alla fine quinto: «La dirittura di Capannelle non è quella di Pisa e non potevamo fare altro: questo è lo schema adatto al cavallo. Orapernoi riposo». Meritatissimo, dopo un inverno fatto di tante battaglie. «Al Derby?» è la domanda di tutti. I Camici rispondono pronti: «E doveroso. Perché Rattle si sa adattare a tutti gli schemi e va forte su tutte le distanze. E con questo cambio di marcia...». Nicola Melillo
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