Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
La Gazzetta dello Sport: Lemon, caccia al basista (14.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 14/4/2006
Letto 2007 volte
Dimensioni 3.90 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Lemon, caccia al basista
Per i carabinieri di Noceto è l’unica possibile svolta nel rapimento
— L’ultimo sopralluogo ieri mattina, all’Allevamento Mariano appena fuori Noceto, una quindicina di chilometri da Parma. Hanno seguito per l’ennesima volta il percorso di Lemon Dra e dei suoi rapitori, dal box fino alla stradina secondaria e al punto in cui un van ha prelevato il carico clandestino.
UNA SETTIMANA I carabinieri di Noceto si danno da fare, anche se è ormai trascorsa una settimana e Lemon Dra è purtroppo solo un ricordo che si materializza di fronte a quel box vuoto, nella scuderia vicina alla casa padronale. Anche l’ultima ispezione non ha aggiunto dettagli. Nessuna traccia oltre a quelle già rilevate: le impronte degli zoccoli, i due steccati abbattuti, il muretto adiacente la ferrovia preso a martellate per consentire il passaggio di almeno una persona e del cavallo trafugato.
CI PROVANO Uomini o animali non fa differenza al comando dei carabinieri di Noceto, una decina di uomini comandati dal maresciallo Antonio Muscan. Lavoro ce n’è molto, dai furti alla droga, ma Lemon Dra a Noceto era qualcuno, il cavallo più famoso dell’allevamento conosciuto da tutti i diecimila abitanti. Per questo motivo nessuno ha pensato ad uno scherzo, quella mattina del 7 aprile, quando è arrivata la richiesta di intervento per la sparizione di un cavallo. Le indagini sono scattate subito, ogni giorno almeno uno dei carabinieri di Noceto lavora al caso. E la soluzione sembra appesa a un filo.
NIENTE DOLO Il maresciallo Muscari e i suoi uomini sono partiti a 360 gradi, senza escludere una sola possibile soluzione, compresa quella del rapimento doloso caduta una volta constatata l’assenza di una polizza contro il furto. Lemon Dra, come ogni stallone che si rispetti, è coperto da un’assicurazione sulla vita e da una sull’infertilità.
ALL’ESTERO Ormai metabolizzata un’altra convinzione. Malgrado i suoi 20 anni e una carriera agli sgoccioli per problemi fisici, Lemon Dra sarebbe stato trafugato all’estero, probabilmente in un Paese dell’Europa dell’est, per essere usato come riproduttore clandestino. In questo caso l’erede di Sharif di Jesolo sarebbe il classico ago nel pagliaio, rintracciabile ad una condizione.
IL BASISTA I rapitori conoscevano il luogo in cui si sono mossi, l’ubicazione del box di Lemon Dra e il percorso più facile per abbandonare l’allevamento. Qualcuno li ha quindi informati. Un basista, la cui identificazione rappresenta forse l’unica possibilità di soluzione. Una persona che lavora a Mariano, oppure che vi ha lavorato o, ancora, un frequentatore anche occasionale (ma non troppo). I carabinieri puntano soprattutto su questo fondamentale tassello, tengono discretamente sotto controllo le persone «a rischio», ricostruiscono possibili movimenti sospetti. Nella speranza di risalire a un nome, a un volto e al nascondiglio del re degli stalloni. Per restituirgli la vecchiaia che si merita.
Michele Ferrante

Risolto nel 1976 il caso Carnauba
Uno dei rapimenti più famosi di cavalli da corsa è stato risolto proprio dai carabinieri. Nell’ottobre del 1975 sparì dalle scuderie di S. Siro la campionessa del galoppo Carnauba, che in quella stagione aveva vinto le Oaks.
La svolta avvenne quando l’allenatore di Carnauba, Luigi Turner, ricevette una lettera con richiesta di riscatto e una foto della cavalla che permise di risalire, nel gennaio 1976, alla "prigione" in un maneggio di Alzano del Parco in Brianza e, dopo l’arresto del titolare del maneggio, alla cascina di Paderno Dugnano dove Carnauba era in procinto di essere spedita ad un macello. Altre due persone vennero arrestate.

 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&