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La Gazzetta dello Sport: Dettori vuole fantini grassi (13.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 13/4/2006
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Dettori vuole fantini grassi
Crociata per alzare i pesi in corsa: contro diete disumane, disidratazione e osteoporosi

LONDRA — Più peso ai fantini. Non è uno scherzo, ma una questione di vita o di morte. Frankie Dettori è pronto a dimettersi dalla Jockeys’ Association, l’associazione dei fantini inglesi, se non appoggia la sua battaglia per limiti di peso in corsa più "umani". Nelle corse inglesi in piano, fantino e sella possono arrivare al minimo di 52,61 chili. Con il massimo dei sacrifici, Dettori, 35 anni, riesce a scendere a 54. Ma è una tortura che mette a rischio la salute della categoria.
CAMBIAMENTO «Non si può andare avanti così — proclama Lan- franco—. Corriamo 12 mesi l’anno, non c’è modo di recuperare, di far riposare l’organismo. Dobbiamo impegnarci a fondo per cambiare: tocca a noi, ai senior, fare in modo che le nuove generazioni, gli apprendisti, possano correre con regole che non creino problemi di salute». Dettori chiede che le autorità inglesi seguano l’esempio dell’Irlanda. Lo scorso 20 marzo sono entrati in vigore i nuovi limiti di peso. L’ente tecnico ha accolto le conclusioni di uno studio specialistico dell’Università di Limerick, che analizza le conseguenze delle diete punitive alle quali la gran parte dei jockey deve sottoporsi per rientrare nel peso.
SALUTE A RISCHIO I test rivelano costante disidratazione e insufficienza di tessuti grassi. Significative anche le carenze della densità ossea, che aumentano i rischi di osteoporosi. Dallo studio emerge anche che più della metà dei jockey non mangia la mattina delle gare, mentre in un giorno di giugno al Curragh i 16 fantini testati hanno mostrato sintomi di disidratazione, aggravatisi nel corso delle gare.
ALTRI TEMPI Le categorie di peso nell’ippica sono il retaggio dei secoli passati, dove povertà e fame rendevano normali condizioni oggi insopportabili. Dal 1979 il peso medio degli apprendisti fantini accolti dall’Academy irlandese è aumentato del 37%, mentre il peso minimo è cresciuto solo del 6%. Dettori se la prende con i colleghi più che con il Board inglese. Sospetta che l’associazione di categoria si opponga ai nuovi limiti per le manovre della potente minoranza dei fantini superleggeri, che anche con tre pasti al giorno non mettono su un grammo.
DIMISSIONI «E’ sempre la stessa storia - protesta-. Ogni volta che si affronta il problema, saltano fuori i no degli stessi personaggi che governano l’AssociationE come dittatori. Non gl’importa se la maggioranza di noi deve digiunare alla morte, o è perennemente disidratata. Non si arriva mai al voto, ma ora dico basta: se non cambia qualcosa, mi dimetto».
Le dimissioni di Dettori, con quelle di altri big che lo appoggiano, priverebbero le casse dell’assojockeys di quote rilevanti.
Giancarlo Galavotti

 
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