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Lo Sportsman: Promozione, sostegno e più controlli (12.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 13/4/2006
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Promozione, sostegno e più controlli

Parlando a nome della Federnat e mio personale, non credo di poter chiedere al futuro governo che decida su programmazione, estrazione di mumeri, indirizzi per le giurie, o peggio che ci aiuti nei rapporti con l’lUnire. Ritengo che le richieste debbano essere poche e precise. Per tutto il rimanente, l’Unire (e quindi noi, meglio se con più compattezza) dovrebbe provvedere con competenza e disponibilità.
Il MIPA è sempre stato molto vicino alI’ippica. Da quando è subentrato il MFlN le cose sono cambiate, soprrattutto all’inizio si è avuto un peggioramento di rapporti e collegamenti. Devo dire che negli ultimi tempi le cose sono migliorate e i risultati si cominciano a vedere.
I Monopoli di Stato hanno varato i nuovi giochi che stanno dando un buon risultato, ma con questa iniziativa (13 Tris la settimana, quartè, quintè, ecc) abbiamo raschiato il barile. Inviterei quindi il governo a sostenere con più convinzione e promozione tali giochi, specie sui media nazionali, chiedendo anche all’Unire di non disperdersi su iniziative secondarie di poco effetto. Interventi mirati non solo sulle scommesse, ma sul cavallo, il verde, la campagna, l’aria aperta: siamo depositari di uno sport che raccoglie tutte queste componenti. Suggerirei anche, per promuovere il nostro sport, di “usare” la rete capillare degli allevamenti che coprono tutto il territorio nazionale e che potrebbero essere oggetto di manifestazioni popolari con poca spesa e notevole ritorno. Insieme alla promozione, è indispensabile l’ampliamento della rete di accettazione delle scommesse in siti a basso costo di gestione.
Gli ippodromi potrebbero anche non essere più oggetto di riferimento dell'Unire, se non dal punto di vista delle caratteristiche tecniche e di sicurezza. Il governo ha già la gestione delle scommesse, non si capisce perché debba mantenere all’Unire i rapporti economici con le società di corse.
Il governo deve indicare i prodotti che vuole e dove li vuole, condizionando l’operato di tutte le componenti, sia per l’aspetto economico che per quello del miglioramento delle razze. Se ciò non fosse possibile, è indispensabile, per la razionalizzazione dei calendari, delle giornate di corse, e di monte premi, che ordini all'Unire una maggiore “presenza”, forse anche economica, all’interno delle società di corse, mettendo a disposizione fondi che possano garantire la certezza che le decisioni dell’Ente non possano essere ignorate o disattese. Chiederei al governo di ordinare un sempre più efficiente controllo sul prodotto corse, sia come regolarità delle stesse, sia come controllo doping. Le leggi i regolamenti esistono e sono validi, è la loro applicazione che è deficitaria. Non si va da nessuna parte se non si ha un prodotto credibile, e quindi vendibile. Chiederei al governo un maggiore controllo sulla gestione economica dell’Unire per evitare eventuali sprechi.
Per tutto il resto, chiederei al governo di considerare l’Unire non soltanto come Ente politico peraltro indiscutibile, ma di considerare seriamente la nuova realtà che lo ha fatto divenire quasi esclusivamente un ente Tecnico che come tale deve essere gestito. Cesare Meli

 
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