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La Gazzetta dello Sport: Stalloni da 500 mila dollari a monta (11.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 12/4/2006
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• Il rapimento di Lemon Dra: ecco come vivono i cavalli più preziosi

Stalloni da 500 mila dollari a monta
Strapagati, assicurati e protetti in allevamenti bunker: scopriamo il ricco mondo dei cavalli impiegati come stalloni una volta conclusa la carriera in pista. Il primatista è il 23enne Storm Cat: ogni monta è pagata 500.000 dollari (413.000 €). Vive negli Stati Uniti e come i colleghi è cocco- lato e curato per non fargli passare la voglia. E si scopre che il fenomeno dei rapimenti è esclusivamente italiano.
Pagina 31 FERRANTE

Stalloni, c’è chi guadagna 500 mila dollari
Strapagati, assicurati, protetti in allevamenti bunker. E coccolati per non fargli passare la voglia
— Il rapimento di Lemon Dra, re degli stalloni del nostro trotto, lancia purtroppo sulla ribalta un settore fondamentale dell’ippica mondiale, che muove interessi e cifre stratosferici soprattutto nei mercati principali.
SICUREZZA Il rapimento di Lemon pone in primo piano la sicurezza dei riproduttori più pregiati, tutti galoppatori e quasi tutti funzionanti negli Stati Uniti. Cavalli da 500.000 dollari a prestazione, come il primatista mondiale Storm Cat. Cifra spropositata solo in apparenza: una volta presentati alle aste, gli eredi del 23enne figlio di Storm Bird vengono licitate dal milione di dollari in su, fino ai 9,7 pagati da Sheikh Mohhamed nel 2005.
Ebbene questi stalloni vivono protetti come i più importanti uomini politici: sorveglianza 24 ore al giorno fuori dai cancelli degli allevamenti, telecamere nei box e persino nella zona in cui avviene l’accoppiamento, per garantire la trasparenza dell’operazione, viste le cifre in ballo.
ASSICURAZIONI Parallelamente, i gestori di questi tesori che producono utili per decine di milioni di dollari (o euro) ogni anno, tentano di limitare i rischi. Il problema del furto è al momento prerogativa italiana, mentre in tutte le altre parti del mondo si corre ai ripari stipulando polizze assicurative sulla vita e contro la cessazione della fertilità, che in caso di «disgrazia» coprirebbero solo in parte le perdite.
COCCOLE E CURE Il cavallo, quindi, deve fare il suo dovere il più a lungo possibile. Soprattutto al galoppo l’integrità fisica è messa a dura prova, non essendo consentita l’inseminazione artificiale: lo stallone deve amare la fattrice, mentre al trotto l’operazione avviene su una sagoma e il seme raccolto è diviso per inseminare più femmine. Quando arrivano gli acciacchi sono guai, ne sanno qualcosa alla Lane’s Ends Farm di Versailles, Kentucky. L’anno scorso il 16enne Kingmambo, 300.000 dollari a monta, è stato colpito da artrosi alla schiena e non riusciva più a fare il proprio dovere. E’ stata mobilitato un piccolo esercito di veterinari, fisioterapisti, specialisti della cura col laser. Che sono riusciti a mettere nuovamente in moto il motore.
TROTTO LONTANO Lontani anni luce i record del trotto. Lo stallone più caro al mondo costa solo 20.000 euro, seguito a poche lunghezze dai nostri Lemon Dra (16.000) e Varenne (15.000). E’ l’americano Muscles Yankee, vincitore dell’Hambletonian 1998 e figlio del pilastro Valley Victory, ormai in pensione.
Michele Ferrante

 
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