Giulia, altro record In 1.13.3” frantuma di 7 decimi quello del GP Italia
dal nostro inviato BOLOGNA— E’ finita come un mese fa a San Siro, con tutti i 45 soci della Trofal Stars in pista per abbracciare Giulia Grif, la loro campionessa allenata e guidata da Marco Smorgon che ogni volta che scende in pista sembra voler stabilire dei record. Nella poule milanese aveva realizzato quello della generazione (1.13.1), stavolta, in 1.13.3, ha migliorato di ben sette decimi quello del Premio Italia (Adri di Jesolo 2000), stabilendo anche l’assoluto dei 3 anni indigeni in pista piccola. Già nella sgambatura del primo pomeriggio, Giulia Grif si era fatta notare. E non solo perché a ogni passaggio raccoglieva l’ovazione dei suoi numerosi tifosi, partiti in mattinata da Trofarello con un puliman messo a disposizione dalla Cesenate, la società che gestisce l’ippodromo di Bologna. La figlia di Viking Kronos, infatti, rubava l’occhio per il fisico statuario e l’azione sicura e radente, anche se calcava per la prima volta in carriera una pista da 800 metri. Giulia era talmente «centrata» che Marco Smorgon l’ha chiamata subito allo stacco della macchina, per prendere il comando della corsa prima possibile. Al suo interno Gloria Gainor ha cercato di resisterle, ma dopo 300 metri ha sbagliato, lasciando in vantaggio la grande favorita (4/5), che poco dopo ha dovuto subire anche l’attacco di Glemon Slm (controfavorito a 2-1/2), seguito da Gracchio Jet. I primi 600 metri sono stati velocissimi (da 1.11.7), ma Giulia ha continuato imperterrita a gran ritmo, arrivando al chilometro in 1.13.1. Ai 400 finali era seguita dai soli Gracchio Jet e Gruccione Jet, mentre Glemon Slm ha mollato la presa sull’ultima curva e all’ingresso della retta, pur calando leggermente (ultimo quarto in 30.1), Giulia ha concluso ancora netta su Gruccione Jet e Gracchio Jet, conquistando il quarto successo consecutivo. Ma il pomeriggio bolognese (buon pubblico in tribuna) avrebbe potuto essere trionfale per la Trofal Stars. Nell’Italia-Filly, infatti, Glacè Grif ha rotto in retta d’arrivo, subito dopo essere stata «stappata»: era al comando e aveva in pugno la corsa, andata in 1.14.9 a Galantine. Matteo Pierelli
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