Caro Governo... Cosa chiedete al nuovo esecutivo? Parola alle Categorie di galoppo e trotto
Gabriele Baldi (Anagt) Il potenziale dell’ippica è enorme al momento attuale solo le briciole vengono alla luce. Questo a mio avviso causato da errori e tare a tutti i livelli. Dobbiamo avere il coraggio di ricreare e rivitalizzare il nostro settore dalle basi sia sotto l'aspetto tecnico che quello organizzativo, promozionale e amministrativo. Tecnicamente non abbiamo fatto niente o quasi negli ultimi 30 anni. I miglioramenti e i successi dei nostri guidatori e dei nostri cavalli sono avvenuti solamente per il genio e l'inventiva del popolo latino. Dobbiamo avere il coraggio di ricominciare dal primo livello a criticarci e a rifondare. Per quello che riguarda l'aspetto del lavoro segnalo al nuovo Governo che per gli artieri ippici sono necessari come l'ossigeno scuole di formazione professionali che su basi scientifiche e veterinarie insegnino cosa è il cavallo e di che cosa necessita. l'ottimo livello che nei nostri lavoratori era presente molti e molti anni fa si è deteriorato e perso. per gli allenatori-guidatori l'ultimo censimento dell'Unire dice che siano 953, statisticamente parlando ci tocca circa 12 cavalli a testa, insomma insufficienti a creare un reddito per tutti quanti. L'Italia è il paese e il Paese europeo con il più alto numero di licenze di guidatori allenatori. E' necessario rivedere il tutto ed eventualmente creare una nuova figura ippica per coloro che amano i cavalli e questo lavoro e ad oggi non sono nè allenatori nè guidatori ma svolgono un lavoro senza una qualifica precisa. Il Governo poi dovrebbe incentivare piani per poter avvicinare i bambini ai cavalli: perchè se la passione non nasce presto, come già abitualmente accade nei paesi ippicamente più all'avanguardia (vedi Francia, Inghilterra, Svezia), avremo sicuramente un triste avvenire. La promozione ippica deve essere quindi mirata all'amore verso il cavallo, ai lavori che esistono intorno al cavallo e agli effetti benefici che i cavalli possono promuovere verso persone portatrici di handicap. Se le tribune torneranno ad essere stracolme di appassionati, il passo successivo della promozione per la proprietà del cavallo e per la scommessa troverà terreno fertile. Al Governo dico poi che la statalizzazione dell'Unire se da una parte ha avuto effetti benedici dall'altra ha proposto regole e burocrazia che hanno rallentato qualsiasi pratica. I non tecnici che debbono prendere decisioni altamente tecniche creano obbligatoriamente intralci, ritardi e niente di futuribile. Se nella prossima legislatura niente avverrà di nuovo in questi settori è difficile pensare che l'aumento del pubblico e logicamente delle scommesse possa avere quell'incremento che tutti noi auspichiamo. Ai nostri confini vi è un paese, la Francia, dal quale abbiamo sempre scopiazzato. Perchè i nostri dirigenti non scopiazzano ora quello che c'è di buono nella raccolta delle scommesse, nella polverizzazione dei punti di raccolta, nel basso costo della scommessa tiercè, quartè, quintè, nell'alternativa di raccolte regionali e nazionali? |