Banca Dati / Numeri
Banca dati prestazioni
 
Accedi
Nome utente:
Password:
Password dimenticata?
Non ancora registrato?
 
Lo Sportsman: Caro Governo... (5.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 5/4/2006
Letto 834 volte
Dimensioni 9.92 KB
Versione stampabile Segnala ad un amico
 

Caro Governo...
Cosa chiedete al nuovo Esecutivo? Parola alle Categorie istituzionali del galoppo


Giuseppe Botti

Presidente Unag «Abbiamo bisogno di investimenti nelle strutture: ippodromi e centri di allenamento Bisogna riuscire a riportare il pubblico
«Credo che al nuovo Governo si possa chiedere di investire sul l’ippica. Sì, proprio investire, per ché da parte nostra abbiamo dimostrato di avere una grande potenzialità e di poter fare ancora molto meglio. Investimenti mirati, soprattutto che guardino alle strutture, quelle che oggi sono evidentemente il punto debole di tutta la catena ippica. nostri cavalli hanno già fatto un salto di qualità e lo hanno confermato nelle grandi prove mondiali. Gli uomini ci sono e insieme ai cavalli hanno ottenuto grandi risultati in un contesto globale, quello del galoppo, che è incredibilmente competitivo. Ma non basta, perché oggi quello che bisogna migliorare sono ippodromi e centri di allenamento, per poter permettere a questi uomini e questi cavalli di potersi esprimere anche qui in Italia. Servono teatri e servono corse che consentano ai nostri di non dover emigrare per trovare soldi e gloria, lo sono appena tornato dal Dubai è ho visto con miei occhi cosa si può fare se si crede davvero in un progetto. Lì non ci sono neppure le scommesse, ma ci sono gli sponsor e l’avvenimento ippico è visto anche come traino per il turismo. Una missione riuscita se è vero che c’erano all’ippodromo 70.000 persone, di cui una buona parte erano arrivate proprio per assistere a questo meeting straordinario. Certo noi non possiamo pretendere di avere a disposizione le risorse quasi infinite degli Sceicchi, ma bisogna riportare interesse sull’ippica e per questo possiamo chiedere al Governo di crederci. Perché basta andare all’estero per capire cosa vuole il pubblico, quello che affolla tutti i grandi impianti del mondo. D’altronde le nostre potenzialità sono davvero grandi e lo hanno dimostrato proprio cavalli e uomirc Prima Falbrav e ora Electrocutionist, due campioni che sono emigrati perché l’italia era troppo stretta per loro. Come per Lan- franco Dettori, che è conosciuto in tutto il mondo, ma non in Italia. Se si pensa che è stato nominato Baronetto dalla Regina, mentre qui da noi quasi nessuno sa chi è vengono i brividi. Perché non riusciamo a sfruttare neppure un personaggio come Frankie, che pure non perde occasione per dire a tutto il mondo che è italiano ed è fiero di esserlo. Al Governo chiediamo quindi di credere in questo settore, di investire e di non distrubuire risorse a pioggia. L’ippica è uno sport e uno spettacolo prima di essere una scommessa e quindi vorremmo che si riuscisse a produrre avvenimenti sportivi e spettacolo, che poi sono
le cose che il pubblico vuole».

Walter Scarinci

Segretario Uif «Impianti modello per richiamare la gente: un effetto volano per tutto il comparto E per noi attori fondi pensione e casse mutua
«Sono convinto che il Governo, attraverso l’Unire che ne è il “braccio” per l’ippica, debba avere come obiettivo un rilancio dei settore, atraverso un forte impegno che sia indirizzato verso lo spet tacolo e una spinta importante per riportare il pubblico negli ippodromi. Secondo’ noi la chiave per dare nuovo impulso a tutto sta proprio qui, nella possibilità di riportare la gente vicino all’ippica. Questo fatto rimetterebbe in moto un meccanismo virtuoso e avrebbe un effetto volano per tutto il settore. Più gente vuoi dire più passione e di conseguenza anche incrementare ulteriormente il giro delle scommesse, che oggi è importante, na che potrebbe essere ancor più signifi cativo se i numeri dei freqLien tatori degli ippodrom fossero più elevati. Poi più genteiuol dire più possibilità di avere proprietari, quindi un mercato ancora più ampio. Infine per quelli che scendono in pista avere un ippodromo pienoè uno stimolo in più perfare ancora meglio. Quindi al Governo, e di conseguenza aI’Unire, cHe diamo investimenti anche per quelli che sono i teatri dell’ippica, per quegli ippodromi che sono il punto centrale di tutto il settore. Investimenti per il pucbiico e, per quello che ci riguarda, natural mente in sicurezza e per farci lavorare al meglio. Ricordo che puoi avere un grande tenore, ma che in un teatro di secondo livello finirebbe per steccare anche lui. Infine vorrei chiedere stavolta di rettamente a quello che sarà il Governo, di intervenire in maniera sostanziale per quello che riguar da la situazione socio previden ziale dei lavoratori ael settore. In particolare oggi le uniche tutele in questo senso sono praticamente dovute ad assicurazioni. Noi par liamo di fondi previdenziali, di casse mutua, di cose che del resto sono inserite nell’atto costitutivo dell’Unire, ma che per un motivo o per l’altro non sono mai realmente diventate operative».

Claudio Bertolini

Presidente Anf «Semplicemente posso chiedere di ascoltarci e confrontarsi E già questa sarebbe davvero una grossa rivoluzione
«Beh, ovviamente non bastereb be un’enciclopeda a dire cosa vogliamo per l’ippica dal nuovo (overno. E allora chiederò una cosa sola, che può sembrare ba nale ma non Io è affatto. Anzi, a ben pensarci è il punto di partenza di tutto quanto, è la base su cui poter iniziare una discussione. Semplicemente chiedo a chi ci governerà di ascoltarci, di essere presi in considerazione. Di avere un rapporto più stretto e al limite più umano con ch ci governa e con ‘Unire. Non è una cosa da poco, credetemi: le problematiche vanno affrontate insieme ma per farlo dobbiamo essere ascoltati, dobbiamo avere il diritto di far conoscere i nostri problemi. Tutto qui? Sì, ma a me sembra una rivoluzione e spero che ciò avvenga al più presto. Solo così poi sipotrà passare alla fase operativa, quella alla quale teniamo tanto. Il rilancio deIl’ppica parte da qui:
ovviamente bisogna investire, e questo è un altro punto impor tante, anzi basilare: investimenti mirati, e non a pioggia, con un occhio di riguardo per tutti i pro tagonisti. Anche il pubblico, per ché noI E per quanto riguarda i fantini, vanno messi nella con dizione di poter espletare il pro prio lavoro nell’ambito della massima sicurezza. Quello che è suc cesso alle Capannelle, con il grave infortunio al bravo Giancarlo Cos su, non deve più succedere. Le strutture vanno migliorate e rese più sicure, nonché appetibili. Fer mare la fuga della gente dagli ippodromi è un’altra cosa alla quale dobbiamo applica rci e studiare insieme i rimedi, senza dimenticare un adeguamento della si tuazione previdenziale di tutti i lavoratori dell’ippica. Un tavolo di discussione su questi problemi va
attuato al più presto».

Isabella Bezzera

Presidente Anac:«Servono grandi certezze per tutti Sono indispensabili per programmare gli investimenti E poi c’è bisogno di una forte promozione
«C’è un punto fondamentale che sta a cuore e non solo agli allevatori. la necessità di avere certezze. Quelle che servono a chi produce cavalli che deve pianificare investimenti pluriennali e comunque sempre rag onare a lungo termine. Ma anche quelle che sono fondamentali per i proprietari, che comunque devono sapere cosa li aspetta prima di procedere a investimenti. Parliamo naturalmente di certezze economiche, quelle che poi portano a definire il montepremi e le provvidenze, ma non solo, perché per chi lavora con i cavalli sono fondamentali anche le certezze tecniche, quelle legate più in dettaglio alla programmazione, alle linee programmatiche del settore. Questo è il primo punto, avere dal Governo, attraverso l’Unire, la certezza di quello che accadrà nei prossimi anni, perché solo così potremo programmare il nostro lavoro. Un lavoro che del resto ha già dato i suoi frutti, visto che oggi l’allevamento italiano è cresciuto, è diventato internazionale. Siamo ormai considerati professional e sono i numeri che Io dicono. I numeri delle vittorie, i numeri dei compratori stranieri che arrivano per portare a casa i nostri cavalli. Questo si può confermare solo attraverso delle certezze. E solo il Governo può garanti rcele Oggi ci dicono che la situazione economica, grazie alle nuove scommes se, è tutto sommato stabile, ma non basta, perché noi vogliamo puntare allo sviluppo, a migliorare ancora. Un’altra richiesta importante è quella di avere un forte supporto promozionale, quello che singolarmente non sarebbe mai possibile, ma che invece con l’intervento delle istituzioni può diventare realtà. Il valore dell’ippica italiana oggi è cresciuto, ma nessuno o quasi conosce cavalli e uomini che danno vita a questo settore. Abbiamo degli esempi clamorosL Electrocutionist ha vin to la World Cup, un evento di portata mondiale, ma pochi se ne sono accorti. Electro potrebbe es sere un eroe, un vero manifesto per pubblicizzare i nostri cavalli. E con lui parliamo anche di Dettori, che in Inghilterra ma non solo è un personaggio popolare almeno come i grandi calciatori. Per que sto chiediamo un intervento forte, deciso, che possa trasmettere al pubblico quella che è davvero la bellezza di questo settore e non solo portarlo all’attenzione del pubblico quando c’è un qualsiasi fatto negativo. L’ippica può e deve uscire dal suo guscio, ma serve aiuto dalla promozione, una campagna che faccia capire a tutti che qui non ci sono solo scommesse, ma anche grande passione e professiona I tà»





 
Torna alla categoria | Torna all'indice principale
 www.ctech.it : Computer's Technology Srl © 2013 info@ctech.it 
&