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Lo Sportsman: I 4 anni vanno forte gli anziani invece no (3.4.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 3/4/2006
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Domenica a successo:
I 4 anni vanno forte gli anziani invece no

MARCO TRENTINI

Tecnica, pubblico, emozioni. Torino ha servito il suo menu e lo ha fatto con il vestito della festa. Con una giornata che ha portato Vinovo molto in alto nella hit parade attuale degli ippodromi italiani. Un giusto mix dovuto a una pista che era e rimane la più selettiva e veritiera del panorama nazionale, alla quale oggi si affiancano una passione e un entusiasmo poco torinesi. Così l’eccellenza delle scuderie e di tutto il background del trotto piemontese ha trovato anche un degno contorno di partecipazione da parte del pubblico. Ieri, in una giornata splendida, c’erano almeno settemila persone in tribuna. C’era il pubblico del Costa Azzurra di un tempo, di quando le corse erano ancora un’attrattiva importante in tutte le città. “Oggi Torino è probabilmente il miglior ippodromo di trotto d’italia” diceva un importante driver, uno di quelli che viaggiano ogni settimana per guidare i grandi premi e che conoscono a fondo tutte le situazioni. Perché sia per la gente della tribuna che per quella delle scuderie la situazione è ottima. Perché è il bilanciamento fra sport e spettacolo e fra spettacolo e selezione a dare questo risultato.
In pista i due appuntamenti clou hanno dato una fotografia precisa del trotto italiano. Un movimento forte con i giovani e debolissimo con gli anziani. Il Città di Torino ha premiato Frullino Jet e rimandato Fairbank Gi. Un Frullino che sembra finalmente in grado di esprimere tutti i suoi mezzi. «Ho capito che era buono lo scorso anno a Napoli, quando ha piazzato uno speed micidiale prima di rompere. Poi abbiamo fatto il Derby, va bene, ma adesso Frullino è molto diverso, il suo problema è la testa. Adesso è maturato, ma la velocità l’ha sempre avuta. Lui è un Pine Chip e i Pine Chip incrociati con fattrici italiane, soprattutto con le Sharif, vanno benissimo», ha spiegato Jerry Riordan fra una battuta e l’altra, un Riordan giustamente soddisfatto del suo 4 anni, che ha volato l’ultimo chilometro in 1.11.8. Dall’altra parte c’è la sconfitta di Fairbank, che si è sgonfiato un po’ in retta d’arrivo. Frullino è andato fortissimo, Fairbank un po’ troppo piano. «Pensavo valesse 2.28 e li ha fatti. In fondo era un rientro», ha detto con molta tranquillità Holger Ehlert. Quella tranquillità che dà coraggio in vista dell’Europa.
Se i 4 anni d’italia hanno confermato comunque di andare forte, gli anziani hanno purtroppo confermato di andare piano. In un Costa Azzurra dominato da Smashing Victory, quello che oggi è il possibile dominatore della primavera italiana, il migliore dei nostri è Zinzan Brooke. E questo è un segnale da non sottovalutare. Ma abdicare alle corse degli anziani sarebbe un errore ancor più grande di quello fatto destinando troppe risorse ai giovani. Perché i settemila presenti di oggi a Torino (con 205.000 euro di gioco sul campo) sono arrivati grazie soprattutto al Costa Azzurra.

 
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