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Lo Sportsman: Carla Modesti: «Rilancio subito» (29.3.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 29/3/2006
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Carla Modesti:
«Rilancio subito»

LUIGI MIGLIACCIO

"Il momento è catartico" direbbe il poeta ermetico, ma non troppo, di Zelig. In realtà stiamo attraversando giorni di forti discussioni che coinvolgono anche il comparto ippico, ma non solo quello specifico delle corse. Anche settori che abitualmente godono meno della luce dei riflettori mediatici stanno facendo sentire la loro voce. il caso del mondo del Cavallo da Sella che reclama da tempo un suo spazio meglio definito all’interno dell’universo ippico. Ce ne parla Carla Modesti del Gruppo di Lavoro del Cavallo da Sella facente capo alla compagine di Autonomia Tematica per l’Agricoltura dei Ds.
Il mondo del cavallo da sella è visto un pò come il parente povero del comparto ippico, talvolta snobbato...
«talvolta accusato di consumare soldi che altri producono... ma è una visione errata. La legge attribuisce all’Unire vari compiti, tra cui quello di tutelare le razze autoctone. Non dire poi che è povero perché le attvità del salto ad ostacoli, dell’endurance, dell’equiturismo e quelle espositive stanno vivendo una stagione di grandissimo sviluppo, nonostante la grave crisi economica che grava sul nostro paese. Basti pensare, ad esempio, a quello che accade a FieraCavalli. nostra opinione che il mondo del Sella possa essere utile, con una politica attenta, anche al rilancio dell’ ippica».
Quali sono le esigenze primarie del settore?
«Un rilancio dell’allevamento italiano, finalizzato a rispondere a quel mercato che oggi per il 98% acquista cavalli stranieri per il salto ad ostacoli. Ci vuole un’attenzione adequata al prodotto italiano campione del mondo - l’anglo-arabo da endurance - ed è auspicabile la creazione di un “sistema cavallo” attraverso il coordinamento degli interventi dell’Unire, della Fise e degli Enti locali, al fine di dare a questo settore e a quello dell’ippica, il massimo sviluppo. Molte altre cose ovviamente».
Cosa si aspetta dall’Unire il mondo del sella con i suoi tanti appassionati?
«Il settore si aspetta dall’Unire una capacità progettuale chiara, un sostegno adeguato all’attività di promozione del prodotto italiano, una riforma del performance test. In cambio secondo me cavallo da equitazione e cavallo di biodiversità possono aiutare gli ippodromi a recuperare il pubblico che hanno perso: abbiamo tante idee in proposito: se le urne ci daranno il sostegno necessario e metteremo a disposizione del rilancio del mondo ippico ed equestre».
Magari tante iniziative sono state frenate dalla grande conflittualità che ha caratterizzato negli ultimi tempi tutto il comparto ippico.
«Sicuramente non ha aiutato. Vorrei però esortare tutti gli operatori, sia del Sella che dell’ippica a fare uno sforzo di concertazione, ad abbandonare rissosità e conflittualità reciproche e soprattutto ad essere consapevoli dell’importanza del proprio ruolo, del proprio valore alto di imprenditori».

 
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