Electro e Dettori vogliono tutto Coronation, King George e Breeders’ Usa nel mirino
DUBAI (Eau)—E’ la new entry del club più esclusivo del nostro galoppo. Electrocutionist irrompe con la Dubai Cup da sei milioni di dollari, quasi 5 anni dopo il primo colpo di Endless Hall e a 28 mesi dal tramonto di fuoco di Falbrav. Sono gli unici tre purosangue nati in Italia vincitori di almeno un gruppo 1 fuori dall’Europa. FALBRAV DUE Endless Hall aprì le danze nella Singapore Cup del 2001. Quindi l’irruzione di Falbrav con la Japan Cup 2002 di Nakayama e l’Hong Kong Cup del dicembre 2003. Fu l’ ultima corsa della carriera. Electrocutionist ha invece appena iniziato il viaggio alla conquista del mondo, con il marchio anglo-dubaiano del team Godolphin. Tutta italiana è solo la Japan Cup di Falbrav, a quei tempi allenato a Bellinzago da Luciano D’Auria, poi sostituito da Luca Cumani, l’inglese di Milano già regista dell’operazione Endless Hall. FATTORE DETTORI L’incidenza di Lanfranco Dettori è altissima, sotto l’aspetto quantitativo anche come pilota di Falbrav in Giappone e a Hong Kong, mentre la sella di Endless Hall era toccata all’inglese Jamie Spencer. Ma anche a livello qualitativo non si scherza. Se capolavoro è stato l’altro ieri in Dubai, altrettanto si può dire dell’interpretazione di Falbrav a Nakayama. Lanfranco fu straordinario nella partenza rapidissima e perfetto nell’anticipo dell’americano Sarafan, respinto di un muso. Più normale, ma sempre precisa e puntuale, l’esibizione di Hong Kong con attesa a centro gruppo e cambio di marcia devastante per staccare l’altro italiano Rakti. LA NOSTRA CORSA Vive a Newmarket dal 1985 e ha messo su famiglia (cinque figli) con l’inglese Katherine Allen, figlia di un ricercatore che lavora sulla donazione dei cavalli. Ma si sente sempre più italiano e le vittorie con i nostri cavalli sono speciali: «Quella di Electrocutionist — rivela Dettori — è ancora più speciale. Il cavallo nato in Italia, i colori del team per cui lavoro da più di dieci anni. E il trionfo nella nostra corsa, davanti al popolo di Sheikh Mohammed. Lui ha sempre creduto in questa grande giornata, la considera giustamente una delle poche vetrine mondiali del grande galoppo e se un suo cavallo riesce a vincere la Dubai Cup è il massimo». FUTURO «Un grande campione, ci divertiremo ancora». Dettori innesca il rilancio e il testimone passa a Saeed Bin Suroor, classe 1966, ex poliziotto con licenza di trainer dal 1994, un anno prima di diventare l’uomo degli sceicchi: «Pensiamo ad una stagione europea con due obiettivi di prestigio, la Coronation Cup di Epsom e le King George di Ascot. Electrocutonist tornerà a correre sull’erba, il fondo preferito». Per essere poi dirottato nuovamente sulla sabbia, in occasione dell’assalto decisivo: «In novembre, a Louisville, in Kentucky. Correrà la Bredeers’ Cup. Abbiamo due opzioni». Che poi sarebbero l’erba del Turf e la sabbia del Classic, prova regina della kermesse americana. Facile intuire, vista l’impresa di Nad Al Sheba, su quale corsa cadrà la scelta. Intanto i bookmaker inglesi offrono già Electro a 6/1 nel Turf e a 8/1 nel Classic. Oggi Dettori inizia la sua stagione inglese con due ingaggi a Kempton. Michele Ferrante
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