UN COLPO A 140 CONTRO UNO CHE HA REGALATO UN NUOVO SORRISO A ROBERTO
Vecchione nel Cosmos
GIULIO LUPPI
A bruciapelo, la domanda piu spontanea dopo a vittoria di Cosmos Rob nel Padovanelle potrebbe essere questa: avresti mai puntato sul tuo cavallo, con il numero 12, in un catino come quello di Padova, su miglio, contro avversari come Express Road, Cadmio, Exelon Lh, tra l‘altro tutti in prima fila? L’interlocutore e ovviamente Roberto Vecchione, che con onestà confessa «No, a priori non avrei messo un euro sulla vittoria di Cosmos Rob. Proprio per le condizioni oggettive che hai appena citato. Sapevo della grande forma di Cosmos Rob, sapevo che andava forte, ero però anche cosciente della estrema difficoltà dell’impegno. E infatti ha pagato una cifra esorbitante>. Appunto. Nonostante in sulky ci fosse Vecchione, malgrado la forma ottimale Cosmos Rob ha pagato la bellezza di 140 volte. Un record forse, almeno nella storia del Padovanelle. Un riferimento non casuale, perchè Vecchione ha una dedica precisa da fare. Vorrei ringraziare di cuore Carlo Isella, che e un pò il vero artefice di questa vttoria. E infatti fra coloro che si occupano del training del cavallo e la sua e una parte predominante. Un successo che porta la sua firma; Beh, non sminuirti troppo. Una parte considerevole l'ha avuta proprio il driver. Tecnicamente come spieghi il successo di Cosmoso Rob? Vincere col 12 a Padova di solito puo capitare a ch va il doppio o in presenza di circostanze molto fortunate.... «Forse qli altri non saranno andati fortissimo, perché fare 1.14.5 a Padova non è certo misura stratosferica. Ma Cosmos ha una misura sicuramente molto inferiore. E poi non so se avete visto la sua retta d’arrivo. L’ha letteralmente volata. Per gli ultimi 400 il cronometro ufficiale parla di 29.7 ma lui ha fatto sicuramente 28 e i 200 finali in 13 o giù di li. A livello tattico ho scelto di andare all’interno e devo dire che l’idea si è rivelata azzeccatissima perché poi, sulla curva finale, avevo tutto il cavallo in mano e ho potuto sprintare in quel modo. Diciamo che è stato sulla curva che ho capito che avrei potuto vincere. Si parlava di escalation. Cosmos Rob è pero sempre stato un buon soggetto. Aveva altre volte tentato la primissima categoria ma senza fortuna. 2.28 sulla pista dell’Arcoveggio sul doppio chilometro e persi sul palo dal cavallo di Gubellini (Cuper Vil, 1.14.2, ndr) che aveva potuto usufruire della mia scia per tutta la corsa. Lì Cosmos mi ha davvero impressionato. In seguito ha vinto alcune corse incredibili. A Padova s affermò con il 18 in una Tris sul miglio facendo segnare un 1.16.1 ottenuto con seconde e terze ruote e senza poter rifiatare. È un cavallo che considero in piena ascesa e che, dopo aver avuto un percorso travagliato, passando per diverse scuderie, ora credo che abbia raggiunto la sua dimensione esatta». Quindi è scontato che lo vedremo molto spesso nel circuito free for all indigeni? «Penso proprio di si. Un programma dettagliato lo faremo solo nei prossimi giorni ma certamente Cosmos ha mostrato di essere all’altezza dei migliori indigeni anziani». Resta, da ultimo, un piccolo rammarico. Quello di vedere Roberto Vecchione relativamente pooo presente nel circuito dei gran premi. E siccome sulle sue qualità di guida nessuno può dubitare, la ragione principale sembra essere il fatto che Vecchione abbia scelto d tenere scuderia a Gorganza, della Terra Reggiana, inibendosi così la possibilità di potersi esprimere a tempo pieno da catch driver. Una scelta forse di cui ora si potrebbe pentire. «Assolutamente. Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno a quarant’anni e non ho bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione Sono anzi felice della decisione presa quasi un anno fa di stabilirmi a Gorganza e di curare gli effettivi del signor Montipò. Perchè mi sento anche trainer e con i puledri di Terra Reggiana mi sto togliendo e mi toglierò diverse soddisfazioni. Poi, continuo ugualmente a correre come catch-driver per diverse scuderie. Compatibilmente con gli impegni di Terra Reggiana, di possibilità per poter guidare comunque nelle grandi occasioni ne avro sicuramente». Allora se dovesse capitarti di guidare un altro cavallo da 140 contro uno e di avvertire qualche "good vibration", sei pregato di farci un fischio... «Non temere - scherza Roberto - sarai il primo a saperlo».
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