FRANCIA L’Amérique tolto Jag, risarcimento di € 500.000 dall’azienda farmaceutica causa del doping involontado
PARIGI — Mezzo milione di euro, il primo premio dell’Amérique che una beffarda sentenza gli ha strappato. Si conclude con un risarcimento il caso più clamoroso di doping involontario di questi ultimi decenni, nel quale è rimasto coinvolto Jag de Bellouet, positivo ad un antinfiammatorio nel test effettuato dopo la seconda vittoria consecutiva nella classicissima del 29 gennaio.
INVOLONTARIO Il 9 marzo la notizia: nelle urine del cannibale erano state trovate tracce di acido tolfenamico, un antinfiammatorio proibito. Immediata e inappellabile la squalifica e la vittoria consegnata allo svedese Gigant Neo, secondo sul traguardo. Inappellabile nonostante la provata involontarietà del doping. La sostanza proibita si trovava infatti, senza essere indicata, in alcune pastiglie di vitamina che Jag aveva assunto prima della corsa. E fu proprio l’azienda farmaceutica produttrice, la Vetoquinol, ad ammettere l’errore.
RISARCITO Ieri la vicenda si è chiusa con una transazione che evita il ricorso alla giustizia annunciato in un primo tempo da Christophe Gallier, il 30enne trainer-driver di Jag. La Vetoquinol risarcirà il team di Jag con 500.000 euro, pari al primo premio dell’Amérique.
ERRORE Il fatto che Gallier abbia accettato un po’ stupisce: un ricorso alla giustizia gli avrebbe forse consentito di ottenere un risarcimento più cospicuo, aggiungendo a quelli materiali (il premio) anche i danni morali e di immagine.
MONDIALE E Gallier intanto rilancia. In estate Jag potrebbe tentare l’assalto al record mondiale (Tom Ridge 1.08.6) su una delle due piste più veloci d’America. Il Meadowlands di New York o il Red Mile di Lexington.
Gerani Forni
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