ESAGERATO, PROFESSORE! (Lettera aperta al prof.Capasso) Le elezioni, si sa, sono delle gare dove i voti decidono chi vince e chi perde. Non sono diverse dalle altre quelle per eleggere i vertici delle Associazioni ippiche, e sono un fatto di democrazia. Non è detto che le proprie idee ed i propri programmi siano migliori di quelli degli avversari, e bisogna accettare, una volta scesi in campo, le regole del gioco. Per questo ha destato meraviglia la decisione del professore Capasso, nota figura di ippico che si è sempre interessato ai problemi del nostro sport, di abbandonare il campo solo perché la sua parte ha perduto le elezioni. Persona colta ed intelligente, ha dato sempre un contributo alle vicende ippiche, ed è sempre stato piacevole dialogare con lui anche quando le idee erano diametralmente opposte. Non ci aspettavamo la sua presa di posizione, sol perché la maggioranza degli allevatori non ha condiviso i programmi di Cazzaniga che lui appoggiava: ha fatto come quei bambini che dicono: “Non ci gioco più!” quando perdono. Non è da lui, insomma, e lo invitiamo, anche se avversari, a riflettere ed a continuare a stare tra noi, anche…litigando. Personalmente mi permetto di ricordargli come, una volta perdute le elezioni per la presidenza dell’UPT, il sottoscritto partecipò sportivamente al pranzo di festeggiamento dei vincitori, mai pensando di abbandonare, nonostante la sconfitta. Suvvia, professore Capasso, ci ripensi! La vita è una guerra, ed una battaglia perduta non ha molta importanza. Magari mediti e veda se non ha sbagliato qualcosa appoggiando incondizionatamente la politica distruttiva di Panzironi & C.. Ma torni, e si tenga i suoi cavalli che certamente ama. (Gianni Castelluccio) |