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Agipro: Esclusiva Agipronews  
Autore: unagt
Pubblicato: 8/3/2006
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Pubblicato il 7 marzo 2006 ore 16:00


ESCLUSIVA AGIPRONEWS

LUSSEMBURGO - dall’inviato Nicola Tani - “La Commissione Europea ritiene che il rimedio alla violazione perpetrata dall’Italia, con l’esclusione dai bandi di gara dei bookmaker esteri, sia la revoca delle concessioni delle scommesse sportive, con la conseguente indizione di nuove gare che consentano l’accesso agli operatori comunitari”. E’ questa la posizione della Commissione Europea, rappresentata dall’avvocato Traversa, espressa questa mattina alla Corte di Giustizia nel corso dell’udienza orale relativa ai casi dei centri trasmissione dati collegati al bookmaker inglese Stanley International Betting. “L’Italia, se sarà confermata la proroga delle stesse concessioni fino al 2011 - ha proseguito - rischia di dover pagare un risarcimento dei danni davanti al giudice civile. Un sistema di concessioni, a nostro avviso tutto sommato condivisibile, non deve però frapporre, come è avvenuto nei bandi del 1999 (che avevano escluso le s ocietà di capitali quotate in borsa dalla partecipazione alla procedura), un ostacolo all’accesso di tutti gli operatori comunitari. Per la Commissione, l’esclusione fino al 2002 delle società estere, rappresenta una restrizione ai principi comunitari di libertà di stabilimento e di libera circolazione dei servizi”.

 
 ESCLUSIVA AGIPRONEWS-CASO PLACANICA, AVV. AGNELLO: “UNA NUOVA GAMBELLI PER USCIRE DALL’INCERTEZZA”
 
LUSSEMBURGO - dall’inviato Nicola Tani - “La normativa italiana aggira il diritto comunitario: per questo chiediamo alla Corte di Giustizia di intervenire con una nuova sentenza, più specifica della notissima ‘Gambelli’, in grado di spiegare esattamente il concetto di ‘ordine pubblico’, in forza del quale lo Stato italiano impone tante e tali restrizioni alle attività dei CTD Stanley”.
E’ questa la richiesta di Daniela Agnello,  legale di Massimiliano Placanica, esposta questa mattina durante l’udienza orale alla Corte di Giustizia.
“Occorre una decisione chiara - ha proseguito – che ponga fine alle discriminazioni verso i cittadini italiani ed europei: tengo a ribadire che i concessionari di Stato italiani non sono sottoposti ad alcun controllo preventivo rispetto all’ottenimento della licenza di Pubblica Sicurezza. In merito alle concessioni, poi, esse sono state recentemente rinnovate senza gara, e dunque, di nuovo, impedendo a Stanley di entrare nel mercato italiano. A conferma delle discriminazioni presenti in Italia, va ricordato il lancio del gioco telematico, attraverso il quale sono stati attivati migliaia di luoghi di scommessa del tutto privi di controllo, sia preventivo che successivo. Sono allora solo i CTD Stanley a creare problemi di ordine pubblico all’Italia? La realtà è che i concessionari italiani  contribuiscono alle finanze pubbliche attraverso le imposte sulle giocate e che, forse, è il caso di introdurre una nuova forma di tassazione anche sull’attività svolta dagli intermediari St anley”.
 

ESCLUSIVA AGIPRONEWS-CASO PLACANICA, JOHN WHITTAKER (MANAGING DIRECTOR STANLEY INTERNATIONAL): “VALUTEREMO IPOTESI DI RICHIESTA RISARCIMENTO”
 
LUSSEMBURGO - dall’inviato Nicola Tani - “Stanley valuterà l’ipotesi, ventilata questa mattina  dalla Commissione Europea, di richiedere un risarcimento danni a causa dell’esclusione della Stanley dalle gare per l’assegnazione delle concessioni”. A margine dell’udienza orale relativa al caso Placanica, che si è svolta questa mattina a Lussemburgo, John Whittaker (Man. Dir. Stanley Int.) dichiara ad Agipronews di “Essere molto soddisfatto, ma non sorpreso, della posizione espressa dalla Commissione, che ha chiesto la revoca delle concessione per le scommesse sportive assegnate qualche anno fa dal Governo italiano. Confermo che valuteremo la strada della richiesta risarcimento danni, così come ipotizzato dall’Avv. Traversa. Rimane il rammarico per non aver potuto partecipare alle gare, ma siamo fiduciosi che, se le condizioni normative e fiscali lo consentiranno, faremo parte del sistema italiano del betting. Per quanto concerne l’ esito della causa, credo che i giudici non si discosteranno molto dalla linea della ‘Gambelli’ e che piuttosto suggeriranno soluzioni concrete per ristabilire equilibrio tra gli operatori”.
 
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