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Lo Sportsman: Tris: un tavolo Unire-categorie (2.3.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 2/3/2006
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Tris: un tavolo Unire-categorie
E' la soluzione che propone Claudio Bertolini, presidente del’Associazione Nazionale Fantini

ALDO COLOMBO

Claudio Bertolini, storico presidente del ‘Associazione Nazionale Fantini, di problemi e vertenze ne ha risolte tante. Sul problema Tris, in particolare per quanto riguarda il galoppo, non ha però la ricetta pronta, forse perché la materia è talmente ampia da sconfinare in tanti rivoli di discussione: «Proprio così - conferma lui - sono preoccupato e persino abbattuto proprio per questo. Abbiamo in mano un giocattolo importante, una gallina dalle uova d’oro e non riusciamo a farlo decollare. Quando vedo certe Tris con 12 al via mi vengono i brividi: è una situazione dalla quale dobbiamo assolutamente uscire, e con la collaborazione di tutti».
Bertolini, come suo solito, non si tira indietro: «E adesso, oltre alla Tris del caffè, la penuria di partenti coinvolge anche la Tris serale. Attenti a non darci la zappa sui piedi perché poi alla fine saremo noi attori a pagarne le conseguenze. Altro problema è quello dei cambi di monta all’ultimo momento e dei ritiri anch’essi nell’imminenza della corsa. Tutte cose che non fanno bene alla Tris, che danno un’immagine distorta della nostra realtà».
Il presidente precisa anche le differenze tra trotto e galoppo: «I problemi ci sono su entrambi i fronti, ma mi sembrano differenti. Noi abbiamo una cronica penuria di partenti, ma quando riusciamo a confezionare la corsa in modo decente il risultato tecnico è più che buono e ci scappa anche la quota appetitosa perche l’handicap è ben confezionato. Le Tris pisane di quest’inverno, per esempio, quando ci son stati 15 o 16 partenti, sono risultate incerte fin sul palo. Per Albenga e Varese invece ci sono stati spesso problemi, perché alla resa dei conti i cavalli son sempre quelli e sempre meno. Al trotto invece il problema mi sembra l’inverso: quasi sempre i partenti ci sono, ma è la confezione della corsa a latitare. Il sorteggio globale ha dato luogo a troppi favoriti intorno alla pari, cavalli come si dice in gergo scappati. Soggetti che avrebbero dovuto essere in terza fila con il 18 o il 19 si trovano in prima col 3 o il 4. Il risultato logicamente è già scritto e la quota, più bassa che mai, è una diretta conseguenza di tutto ciò».
L’impasse è di quelli duri, la soluzione è difficile da trovare. «Proprio così - sottolinea Bertolini - forse l’unica soluzione è quella di mettersi tutti a tavolino e studiare il problema. Per quanto riguarda la mia associazione dò il pieno appoggio ad un tavolo di studio di questi problemi con proprietari, allenatori e fantini. Qualcosa di
buono potrebbe saltare fuori perché la Tris e tutto ciò che le gira intorno è un fattore decisivo della nostra professione. Il volume di gioco è notevole e tende ad aumentare ma non bisogna sbagliare nessun passo. Oggi, per esempio, la Tris del caffè di San Rossore mi sembra più che buona: un bell’handicap, cavalli non eccezionali ma più che decorosi, una perizia che rende parecchi concorrenti in grado di puntare alla vittoria. Fosse sempre così saremmo a cavallo!».
Ecco, la gestione tecnica di una corsa come la Tris è ancora più importante... «Ma certo, perché è una vetrina importantissima e come tale va gestita. Non è male anche l’idea di Guzzinati di prendere spunto dalla Francia dove tiercé, quarté e quinté sono popolarissimi. La cosa importante è non vivacchiare alla giornata e pensare che siano problemi ingestibili. Invece si deve tentare, e l’idea giusta è quella di un tavolo comune con l’Unire e le categorie per studiare il problema. Noi mettiamo a disposizione la nostra esperienza e la nostra professionalità, sottolineando che i protagonisti delle corse siamo noi e che quindi il nostro punto di vista è molto importante».
Fra poco riaprirà San Siro e Roma inizierà la grande stagione primaverile: i problemi si amplificheranno o verranno risolti? «lo non ho la lampada magica per predire il futuro: posso solo sottolineare che siamo a disposizione e faremo di tutto per migliorare una corsa che non deve assolutamente perdere credibilità: certi cavalli non possono correre le Tris, certe corse non possono diventare Tris. Questo è il primo punto, poi si deve passare al momento propositivo di tutta la vicenda. Dobbiamo cioè proporre dei correttivi, delle modifiche, delle soluzioni tecniche. E senza aspettare altro tempo...».

 
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