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La Gazzetta dello Sport: Echò è quasi d’oro (27.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 27/2/2006
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Echò è quasi d’oro
A Torino Hot gli sfugge d’un soffio nella corsa dedicata all’Olimpiade
Lo svedese va in testa e ipoteca la vittoria. Terzo Order by Fax

dal nostro inviato
TORINO - Le ha provate tutte Echò dei Veltri, ma si è dovuto accontentare della medaglia d’argento, l’unica conquistata dall’Italia all’Olimpiade invernale, se immaginiamo un’omologazione nel GP torinese che festeggiava i Giochi.
Il campione guidato da Enrico Bellei ha lottato come un leone, ma per una testa scarsa non è riuscito ad acciuffare lo svedese Hot Shot Knick, a segno a media di 1.14.5 sul doppio chilometro.
Il vincitore è un soggetto in grande ascesa. Era all’esordio sulle nostre piste, ma in Svezia, nelle quattro uscite del 2006, aveva ottenuto altrettante vittorie, chiaro sintomo di una condizione strepitosa.
Duttile e velocissimo al via, il figlio di J.R.Broline non ha avuto problemi a prendere il comando, respingendo l’attacco (da 1.10.6 i primi 500 metri) del francese New Aldo, la cui scia è stata presa prontamente da Echò dei Veltri, mentre dietro il leader si è sistemato Likable River.
Dopo il lancio veloce, Hot Shock Knick ha graduato (chilometro in 1.15.7). Poi, ai 700 finali, Echò dei Veltri è scattato con decisione in terza ruota, ma è stato respinto fin sul palo dall’avversario, che ha chiuso con 600 finali in 43 (da 1.11.7).
«Sono felicissimo — ha detto Thomas Uhrberg, il driver del vincitore — ma non è stato facile. Abbiamo vinto in partenza, quando siamo riusciti a rimanere al comando. Poi mi hanno lasciato rallentare e a quel punto era difficile batterei, anche se Echò dei Veltri è stato pericolosissimo. Era la nostra prima corsa italiana e meglio di così non poteva andare. Il cavallo si trova bene in questi schemi: credo che lo rivedrete presto».
Molto bene anche il connazionale Order by Fax, terzo sul traguardo arrivando da lontanissimo. Il vincitore del parigino Roederer dello scorso gennaio, al passaggio era in quarta pariglia, eppure è finito vicino ai primi due: con un numero migliore probabilmente avrebbe lottato per il successo.
Grande rammarico per Pegasus Boko, che in Italia restava sul rocambolesco secondo nel Galà del trotto a Santo Stefano, vinto da Malabar Circle As. L’allievo di Fabrice Souloy ha sbagliato in partenza perdendo tantissimi metri, si è rimesso in moto ed è finito quinto, subito dietro all’encomiabile Dart Boss. «Ogni tanto Pegasus sbaglia senza motivo — ha detto il driver Roberto Andreghetti —. Peccato, anche perché dopo la rottura era bellissimo. Bisogna avere pazienza, ma avete visto tutti come è andato».
Infine l’ennesimo record della generazione 2003. Glemon Slm ha trottato il miglio in 1.13.5, migliorando di un decimo il limite segnato da Giulia Grif sabato a Milano.
Matteo Pierelli

Ehlert promuove Echò verso Cagnes
TORINO (m.pie.) Holger Ehlert, il trainer di Echò dei Veltri, è soddisfatto. «Ha corso benissimo, più di così non avrebbe potuto. Hot Shot Knick ha potuto graduare, era quasi impossibile batterlo. Il futuro? Decideremo se andare al Vitesse di Cagnes nei prossimi giorni. Altrimenti lo rivedrete Torino nel Costa Azzurra».

 
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