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Lo Sportsman: Hot Shot olimpico (27.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 27/2/2006
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Hot Shot olimpico

Lo svedese resiste di una testa a Echò dei Veltri. Terzo vicino Order

ANDREA NEGRI
Sembrava fatta a 600 metri dal palo per Echò dei Veltri, bello come il sole in seconda pariglia in scia a New Aldo, invece il leader Hot Shot Knick gli ha ribattuto colpo su colpo, e dopo una retta d’arrivo palpitante ed incerta, ha salvato una cortissima testa con Order by Fax in gran recupero a centro pista.
“Ha vinto il più bello al tondino” dicono quelli del galoppo, il Gran Premio Sport Invernali è stato vinto dal più bello in sgambatura, quello che più di tutti, insieme a Dart Boss, aveva rubato l’occhio a metà pomeriggio, Hot Shot se l’è guadagnata metro dopo metro, contenendo Likable River nei primi 200 e l’arrembante New Aldo spendendo parecchio (28.8 i 400 dal palo a metà retta opposta, 43.8 i 600). Dopo lo sparo Thomas Uhrberg ha preso in mano per quanto possibile, e proprio qui ha vinto la corsa, ovvero con gli 800 intermedi in 1.03 dopo un giro in 1.15.6 sicuramente favorevole considerando la scorrevolezza della pista. Enrico Bellei ha aspettato il più possibile per spostare, e quando l’ha fatto si è creduto, per un attimo, che facesse un boccone di Hot Shock, che invece ha risposto con ultimi 400 in 28.8 con i quali ha salvato la pelle per un successo a media di 1.14.5 (1.14.2 il secondo giro, 2.29.8 il rotolo).
Quinta vittoria a seguire per l’8 anni da J.R. Broline, senza dubbio la più importante della sua carriera, che gli ha fornito il pass per essere un possibile attore importante in Europa e anche nelle nostre corse internazionali.
Echò dei Veltri ha corso bene, molto bene, ha perso di un niente, e in questo senso è stato decisivo il trapasso a 50 metri dal palo al momento del colpo di reni decisivo. Si può pensare che abbia pagato il breve riposo cncessogli dopo l’Amérique, diciamo che ha corso aI 90% della condizione e se fosse stato al 100% non avrebbe perso. Ma Holger Ehlert ed EB sono parsi tutto sommato soddisfatti, consci del fatto che Echò sarà un fattore importante in questo 2006.
Il podio è stato completato da un eccellente Order by Fax, che al contrario del vincitore aveva sgambato in modo approssimativo, dando la sensazione di non poter spingere sulle curve. In realtà lo svedese di Per Lennartsson (che ha speso 200 violenti per allinearsi visto che sulla retta di fronte era lontano dal gruppo) quando si è mosso dalla quarta pariglia poco prima del miglio ha fatto vedere progressione cattiva e grintosa. In retta ha recuperato sui primi due ma negli 80 terminali la fatica si è fatta sentire ed è terminato ad una lunghezza dai primi due.
Marcatore completato da un valido Dart Boss e da un attapirato Pegasus Boko. Il palermitano è finito fortissimo dopo lunga permamenza in quarta posizione alla corda: impossibile per lui reperire la destra libera ed evitare il calo provocato da Likable River, con un pò più di fortuna poteva forse fare meglio. Pegasus ha sbagliato prima dello stacco perdendo un centinaio di metri, si è ricongiunto dopo un giro ed è finito forte al ciglio opposto prendendo un quinto che sa di beffa. Inutile dire che a percorso netto avrebbe quasi sicuramente vinto, d’altronde ci ha abituati a corse da batticuore, tra vittorie e sconfitte sul filo e rotture in zona proibita. Un inseguimento super gli mancava, ora la sua tipologia di corsa si può dire completa.
Niente da fare per Deep Feeflng Lf, che ha patito più di ogni altro il calo netto di Likable River perdendo ogni chance, anche se si ha la sensazione che i 2000 siano un po’ lunghi per le sue caratteristiche.
Eclisse Domar, molto bello nei preliminari, è rimasto chiuso alla corda per tutto il percorso, per commentare la sua prestazione bastano le parole di Marco Smorgon appena sceso dal sulky (era meglio se partivamo con l’otto, peggio di così non poteva venire»).
Prestazioni decorose per Exelon Lb ed Exploit Caf, sesto e settimo sul percorso. Chance au Chef ha sbagliato sulla retta di fronte alle
tribune. New Aldo si è distinto per aver contribuito ai primi 600 metri molto veloci, poi si è adeguato al largo calando col passare dei metri.
La prima edizione del Gran Premio degli Sport Invernali va dunque in archivio sotto il segno di Hot Shot Knick. Un po’ di amaro in bocca ci resta, perchè una vittoria di Echò dei Veltri avrebbe avuto per noi tutto un altro sapore. Ma affìdandoci allo spirito olimpico una medaglia d’argento deve essere bene accetta. Anche se lo sguardo di Enrico Bellei subito dopo la corsa aveva poco di decoubertiniano..,

 
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