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La Gazzetta dello Sport: Scommesse on-line, guerra milionaria (25.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 25/2/2006
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Scommesse  on-line

Guerra milionaria


Nel 2005 gli italiani hanno scommesso 4,2 miliardi di euro. Una torta divisa in due parti: 2,70 miliardi riversati sulle corse del cavalli, un miliardo e mezzo sugli eventi sportivi. Due comparti e due trend differenti. nel 2002 (introduzione dell'euro) sui cavalli furono puntati 2,72 miliardi contro il miliardo e 150 milioni degli altri sport. Cifre da capogiro che comprendono i volumi delle scommesse on-line ma non quelli sui siti internet di allibratori operanti all’estero, senza alcun obbligo fiscale in Italia. Contro questo fenomeno, da ieri è in vigore una norma contenuta nella legge finanziaria, che oscura circa 550 siti diventati illegali e passibili di sanzioni da 30.000 a 180.000 euro se scoperti a operare ugualmente.

In sostanza, ora possono operare on-line sul nostro territorio solo bookmakers  in possesso di una concessione italiana e quindi regolata dal nostro regime fiscale. Una misura fortemente voluta dai Monopoli (Aams) appoggiati dalla casta dei no­stri assuntori dl scommesse (Snai e Sisal attraverso i loro marchi), che temono, soprattutto a media scadenza, l'affermarsi di professionalità di altissimo livello (come Ladbrokes e William Hill) e la conseguente perdita di ulteriori quote di mercato. Ma i bookmakers oscurati, che pagavano le imp­oste sulle scommesse italiane nel Paese dove risiedono, annunciano battaglie legali a livello di Commissione europea. Sostengono che si tratta di un abuso, nell'ambito della libera circolazione di merci e servizi. Un esempio? La scommessa è un contratto di adesione equiparabile ad una polizza assicurativa, che chiunque può stipulare all'estero. L'assicuratore che accetta paga le tasse nel Pa­ese in cui risiede, proprio come addadeva virtualmente con una scommessa on-line piazzata presso un allibratore straniero.

Infine la scappatoia. Al cliente del sito oscurato viene comunicato un codice di accesso formato da ulcune cifre. Una password difficilmente identificabile, anziché il tradizionale indirizzo (www. ecc.) cancellato per legge. E' il sistema usato con successo da anni verso la Cina, unico altro Paese che ha introdotto una norma simile a quella entrata in vigore ieri.

m.f.

 
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