Echò dei Veltri, aria di casa Domenica torna su una pista italiana dopo 10 mesi Il trainer Ehlert: «È pronto»
— L’ultima volta che Echò dei Veltri è sceso in pista in Italia risale al 25 aprile dello scorso anno, quando il figlio di Waikiki Beach vinse a San Siro il Gran Premio d’Europa. Una giornata di festa, ma qualche giorno dopo l’allievo di Holger Ehlert fu vittima di un brutto incidente in paddock (piccola frattura allo stinco del posteriore destro), che lo costrinse in box cinque mesi e mezzo, ovvero fino al Racino GP di Ebreichdorf, in Austria, puntualmente sbancato davanti a Chanson d’Inverne. PARIGI AGRODOLCE - Successivamente, a novembre, iniziò l’avventura sulla pista nera parigina, calcata da Echò dei Veltri tre volte: buon 4° all’esordio nel Laurent, deludentissimo (problemi respiratori) nel Criterium Continental e poi ottavo nell’Amérique dominato da sua maestà Jag de Bellouet. Un risultato positivo considerando tutte le incognite del caso. «Correre a Vincennes— attacca Ehlert — contro i migliori d’Europa non è facile, soprattutto a cinque anni. Nell’Amérique affrontava per la prima volta la lunga distanza e in più la partenza con i nastri poteva creargli dei problemi. Invece ha superato in pieno l’esame e, con un percorso un po’ più favorevole, si sarebbe piazzato meglio. E’ stata un’avventura positiva: abbiamo fatto esperienza e l’intenzione è quella di ripresentarci il prossimo anno». GRANDI SPERANZE - Tornato in Italia subito dopo la classicissima, Echò è stato messo a riposo per un breve lasso di tempo, prima di riprendere la preparazione in vista del GP Sport Invernali di domenica a Torino, una corsa creata appositamente per «salutare» le Olimpiadi, che si concluderanno proprio fra due giorni. «Dopo l’Amérique — continua il trainer tedesco — Echò era stanco e anche per questo abbiamo saltato il France. Non aveva appetito e l’ho lasciato riposare un po’ in paddock. Poi, quando 10 giorni fa l’ho ‘riattaccato’, mi è parso tonico, allegro e con una gran voglia di correre. Per questo ho grande fiducia per domenica. Non conosco tutti gli avversari, ma mi hanno parlato bene dello svedese Hot Shot Knick, che ha anche il numero 1. Sono pericolosi pure Pegasus Boko, sempre positivo in Italia, nonché l’altro scandinavo Order by Fax». FUTURO - Dopo l’impegno di Torino, il 5 anni indigeno dovrebbe essere al via nel Criterium de Vitesse di Cagnes-sur-Mer il 12 marzo. Ma il condizionale è d’obbligo. «Con Echò è sempre meglio fare un passo alla volta. Dalla fine di aprile dello scorso anno all’Amérique è sceso in pista solo quattro volte e per questo il massimo della forma non l’ha ancora raggiunto. Ha bisogno di correre e se tutto andrà bene in Costa Azzurra ci saremo anche noi». FAIRBANK IL 2 APRILE - Holger Ehlert ha in scuderie tanti altri gioielli, tra cui Fairbank Gi, il vincitore di Derby e Mangelli che è prossimo alla ricomparsa. «Ha risolto i problemi al collo e dovrebbe rientrare nel Città di Torino del 2 aprile. Sono impaziente». Matteo Pierelli
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