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Agipro: Betfair: norma approvata con iter scorretto (23.2.06)  
Autore: unagt
Pubblicato: 23/2/2006
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Pubblicato il 23 febbraio 2006 ore 11:33

OSCURAMENTO SITI, BETFAIR: “NORMA APPROVATA CON ITER SCORRETTO”
 
(n.t.) Milano - La nuova legislazione introdotta dal Governo italiano per bloccare i siti di scommesse esteri non è stata approvata con un iter corretto, dal momento che non è stata segnalata alla Commissione europea prima di deciderne l’implementazione. E’ uno dei passaggi più duri di un comunicato stampa di Betfair, la nota piattaforma di scambio scommesse inglese, che ha organizzato questa mattina a Milano una conferenza stampa per annunciare la propria controffensiva all’oscuramento.
“Secondo i principali operatori europei – sostiene Betfair – le misure approntate dal Governo italiano sono in chiaro contrasto con la Costituzione italiana, la Legge Europea e la Carta dei Diritti dell’Uomo. “I consumatori italiani – ha dichiarato Mark Davies – Mananging Director della divisione Lobbying Internazionale di Betfair – non potranno più approfittare delle quote competitive offerte da Betfair e dagli altri operatori europei. La nuova legge limita anche il nostro diritto fondamentale di libertà di impresa. La censura a favore di un monopolio locale è una vergogna, l’equivalente tecnologico di un rogo di libri”.
 
OSCURAMENTO SITI, BANCORA (BETFAIR): “ALLO STUDIO INIZIATIVE LEGALI IN ITALIA E IN EUROPA”
 
(n.t.) Milano - “Stiamo valutando l’ipotesi di impugnare il decreto sull’oscuramento dei siti con altri operatori di scommesse europei”. E’ quanto dichiara, a margine della conferenza stampa di Betfair, il Country Manager Massimiliano Bancora. “Sono in programma incontri a livello europeo – prosegue – che avranno come obiettivo finale un esposto alla Commissione Europea depositato da diversi bookmakers continentali”. Commentando la notizia che il bookmaker Stanley ha intenzione di ricorrere al Tar Lazio per annullare il decreto, Bancora non esclude che l’azione legale possa essere condotta insieme.
 
OSCURAMENTO SITI - DAVIES (BETFAIR) “CHIEDEREMO AL TAR LAZIO DI SOSPENDERE IL DECRETO”
 
(n.t.) Milano - “Betfair ricorrerà al Tar del Lazio – probabilmente con Stanley – per l’annullamento del decreto di oscuramento “. Lo ha confermato nel corso della conferenza stampa Mark Davies – Mananging Director della divisione Lobbying Internazionale di Betfair. “Certamente - ha spiegato Davies - andremo nei tribunali italiani ed inoltre solleciteremo la Commissione Europea ad intervenire contro le gravi violazioni in corso. In ogni caso, continueremo ad offrire servizi – su cui non possiamo fornire dettagli – ai nostri clienti italiani. Credo che trascorreranno alcuni mesi prima che possa avere effetto il ricorso alla Commissione Europea per la mancata notifica circa il contenuto della norma di oscuramento. Si tratta di un punto cruciale, visto che in passato il “Governo Europeo” ha già bloccato una analoga normativa in tema di scommesse on-line”. Commentando l’ipotesi di un approccio con il Governo italiano, Davies ha affermato che “non è possibile escludere nulla, ma la nostra intenzione è quella di operare in virtù di principi stabiliti all’interno dell’Unione Europea. L’Italia sta facendo passare la legge come uno strumento di tutela del giocatore, ma in realtà sono proprio gli scommettitori a venire danneggiati per l’oscuramento dei siti dei migliori operatori europei. E a chi ci accusa di concorrenza sleale, rispondiamo che la nostra società è semplicemente più efficiente e può quindi garantire un servizio migliore”.
 
BETFAIR: I NUMERI DEL COLOSSO INGLESE DEL BETTING-EXCHANGE
 
(s.p.) Tre milioni di scommesse al giorno, un fatturato annuo di circa 160 milioni di euro nel 2005 (€ 156.714.125), superiore del 61% rispetto agli oltre 97 milioni di euro del 2004 (€ 97.598.806), a cui si aggiunge un profitto operativo di oltre 32 milioni di euro (€ 32.630.485), superiore dell'87% rispetto agli oltre 17 milioni di euro dello scorso anno (€ 17.412.681).
Inoltre, 3 miliardi di euro l’anno di scommesse abbinate (circa 300 milioni sul betting finanziario), quasi 400 mila clienti in 85 paesi del mondo e 500 dipendenti nella sede di Hammersmith, a Londra. Questi i numeri di Betfair, la società britannica leader nel settore del betting exchange, lo scambio di scommesse on-line.  La compagnia, che nel 2003 ha meritato il premio "Queen’s Award for Enterprise", direttamente assegnato dalla Regina, per la categoria "Innovazione", è stata fondata nel 1999 da Andrew Black ed Edward Wray ed è nata con un capitale sociale di appena 1 milione di sterline.
In pochi anni, grazie al crescente successo del fenomeno dello “scambio scommesse”, le dimensioni della Sporting Exchange Limited, la società che gestisce il sito www.betfair.com, sono cresciute in maniera impressionante, al punto di essere considerata una delle più redditizie imprese dell’e-commerce inglese. Il “segreto” del sito consiste nell’offrire ai suoi innumerevoli giocatori la possibilità di scommettere, puntare e fare banco (scommettere contro), con quote fissate dal “mercato” degli altri utenti. Con il suo ventaglio di opzioni di gioco, sempre più ricco e davvero di facile utilizzo, Betfair ha conquistato anche una buona fetta di clienti femminili, mettendo seriamente in difficoltà i boomaker tradizionali. Grazie all’assenza di un margine per il banco e ad una normativa fiscale estremamente vantaggiosa, del resto, la compagnia britannica offre quote molto più vantaggiose, superiori addirittura del 20% alla media.
 
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