Le conseguenze dell’errore

Gentile Direttore, siamo i proprietari di Terra Romana e ci siamo ritrovati in sintonia con i commenti del vostro giornale dopo i drammatici esiti della Gran Corsa Siepi di Roma. Ci piacerebbe formulare un paio di considerazioni ai commissari in forza all’ippodromo romano:
a) siamo un gruppo di persone per le quali Terra Romana (il cui futuro agonistico è stato messo in dubbio dall’incidente) e considerata come una figlia, per la quale si affrontano sacrifici, trasferte a volte lunghe, eventuali liti in famiglia, numerose notti insonni... e lo si fa volentieri in nome della passione b) se la cavalla avesse cozzato non solo contro il povero Almanzor ma contro il gruppo, quali sarebbero state le conseguenze? E, se Fuhrmann, fantino di Almanzor si fosse infortunato più gravemente? Oltre i cavalli, l’incolumità di uomini è stata messa a repentaglio. Ci chiediamo: se gli addetti a una torre di controllo, visualizzati due aerei (di cui uno rimasto senza pilota) in rotta di collisione, non ne dessero avviso sperando nella fortuna, ad incidente avvenuto non pagherebbero alcuna conseguenza? Salirebbero tranquillamente in torretta il giorno dopo?
Nel mondo di oggi, chiunque abbia un ruolo di responsabilità (in un’azienda, nello sport, in un’istituzione di governo - lo abbiamo visto di recente) paga le conseguenze delle proprie azioni.
Qui, chi paga? Solo il proprietario e l’allenatore di Almanzor, che hanno perso il cavallo dopo due anni di paziente recupero? Solo noi, il nostro bravo Simone e i suoi collaboratori, che - tutti assieme - non sappiamo se avremo il piacere di rivedere Terra Romana in pista? Oltre a lei, possediamo un 3 anni in fase d’addestramento: sarebbe nostra intenzione ampliare la scuderia, ma quant’è accaduto non è stato certo uno stimolo; ci sorge il serio dubbio che non ci sia adeguata tutela per chi porta avanti con passione e sacrifici l’attività di proprietario.
Scuderia Altaquota

(m.viz.) Gli arbitri del calcio pagano (talvolta) le loro scelte, i candidabili dei partiti alle elezioni (talvolta) pure, i ministri (talvolta) idem... In teoria ciò è previsto anche nell’ippica, che peraltro, in pratica, è un mondo - talvolta - strano. E molto tradizionale.