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La Gazzetta dello Sport: Parigi, conti in profondo rosso (22.2.02)  
Autore: unagt
Pubblicato: 22/2/2006
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Parigi, conti in profondo rosso
Nel meeting scattato a novembre, solo il colpo di Early su 46 blitz italiani

— Il contesto globale è senz’altro positivo. La nostra ippica vive un momento molto difficile, ma i cavalli allenati in Italia sempre più spesso si spingono all’estero per cercare gloria e soldi. E vincono e si piazzano a ripetizione. Dal primo gennaio, abbiamo centrato il bersaglio grosso ben sette volte: cinque a Cagnes-Sur-Mer (Early Maker, Cornaro d’Asolo, Domingo Ors, Proud Dragon e Donadoni Ok), una a Enghien (Express Road) e una a Vincennes (ancora Early Maker).
VINCENNES AMARA Ma se si prende in considerazione solo il meeting parigino, la vera cartina di tornasole del trotto mondiale, il bilancio è in profondo rosso. Il «periodo caldo» sulla magica pista nera è iniziato il 1 novembre e si concluderà il 4 marzo, per un totale di 81 convegni e 668 corse, di cui 119 «aperte» agli stranieri. Ebbene, in questo lasso di tempo i nostri hanno effettuato addirittura 46 tentativi, ottenendo una sola vittoria, quella già citata di Early Maker nel Prix de Laval del 31 gennaio: una data quasi storica, visto che si è trattato del primo successo a Vincennes di Enrico Bellei. Per il resto, c’è da salvare poco altro, anche se alcuni piazzamenti sono stati molto positivi, come i secondi posti di Derrick di Jesolo nel Prix Edmond Henry al montato, di Deep Feeling Lf nel Prix de Chenonceaux e di Guendalina Bar nel Prix d’Ambert (il giorno dell’Amérique) concluso al terzo posto da Gossip Om. Stesso risultato per Lejacque d’Houlbec nel Luxembourg, mentre Echò dei Veltri, nel Marcel Laurent, ed Exelon Lb nell’Angouleme, si sono fermati un gradino sotto. Ma il resto della pattuglia ha ottenuto poco o niente.
CONFRONTO NEGATIVO Rispetto allo scorso anno, il paragone è quasi impietoso. Nel meeting 2004-2005, su 43 tentativi, abbiamo ottenuto ben sei vittorie: con Dordogne (Prix de Reims), Derrick di Jesolo (Prix d’Angouleme), Tschagga (Prix de laThierache), Alcatraz (Prix de Saint-Claude), Dance Speed (Prix Puy du Fou) ed Edif del Ronco (Prix de Meadowlands). Rilevanti anche ipiazzamenti. Oltre all’ottimo quinto di Civil Action nell’Amérique, degni di nota i secondi posti di Fregio (Prix d’Ambert), Equinox Bi (Prix Tiercelin) e Da Sempre Par (Prix de Mirande), nonché il terzo di Civil Action nel Bourgogne.
CONSOLAZIONE Allargando il discorso agli indigeni di training francese, il bilancio si fa un po’ meno drammatico. In tal senso, infatti, quest’anno vanno registrate anche le vittorie di Farifant (allenato da Jean-Pierre Dubois) nel Prix d’Orthez di domenica scorsa e di Efra, in coppia con Nicolas Roussel, nel Prix de Chevilly del 30 gennaio. Dodici mesi fa, i successi degli «oriundi» furono tre: Classico Merett (Prix Bois de Vincennes), Echo Font (Prix d’Issoire) e Birbodelaquercia (Prix du Cantal).
RITORNERANNO Affrontare la trasferta parigina e confrontarsi con il meglio del trotto europeo è sempre prestigioso, ma ovviamente il contesto è molto selettivo. Il nostro movimento ha ormai invertito il trend di 6-7 stagioni orsono, quando i tentativi a Vincennes si contavano sulle dita di una mano. Nel meeting 2006-2007 i nostri cavalli calcheranno ancora numerosi la pista nera e probabilmente saranno più preparati. Un trainer di punta come Holger Ehlert, ad esempio, già da novembre ha intenzione di trasferire parte del suo materiale a Grosbois. La sfida è già lanciata.
Matteo Pierelli

 
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